Boeckmans: Recupero lento ma voglio tornare a correre

“Voglio tornare il corridore che ero prima”. Kris Boeckmans, il belga della Lotto Soudal rimasto 41 giorni in ospedale dopo la terribile caduta nell’ottava tappa della Vuelta, è tornato a parlare e a raccontare il suo calvario in una conferenza al Centro di Medicina Sportiva "Nottebohm Fitlab" a Brecht. Una commozione cerebrale, diverse fratture facciali, un polmone perforato e un coma artificiale di due settimane sono il ricordo di quel brutto episodio. Lentamente Boeckmans ha ripreso conoscenza ma per i problemi al polmone ha fatto comunque fatica a respirare per diversi giorni. Successivamente è stato portato a Genk, dove è stato sottoposto a un intervento ed ora può iniziare la riabilitazione: dovrà tornare al centro per tre volte la settimana. “Non ricordo niente dell’incidente e del periodo successivo, ricordo solo che facevo strani sogni. Ricordo solo la òprima tappa della Vuelta e poi più niente. Ora sto facendo piccoli passi avanti per recuperare, ho ripreso 8 dei 15 kg che avevo perso e sto meglio ma se mi concentro a lungo mi viene mal di testa. Per smaltire definitivamente la commozione cerebrale, ogni giorno resto alcune ore in una camera buia in silenzio ma non ho mai pensato di smettere di correre. Spero di tornare un giorno ad essere il corridore che ero prima, il ciclismo è una parte importante della mia vita. Non abbiamo piani prestabiliti, vediamo come va la riabilitazione, per ora posso andare in bici solo per 5 minuti”. La Lotto gli aveva rinnovato il contratto proprio 8 giorni prima dell’infortunio e la situazione non cambierà: il team ha fatto sapere che intende appoggiarlo e dargli tutto il tempo che gli occorre per tornare la persona ed il ciclista che era prima. Stefano Grandi