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Brendan Rodgers: carriera e biografia del tecnico nordirlandese

22/02/2023 15:40

Brendan Rodgers: carriera e biografia del tecnico nordirlandese |  Sport e Vai

Nato a Carnlough, in Irlanda del Nord, il 26 gennaio 1973, Brendan Rodgers è un ex difensore e attuale allenatore del Leicester City, in Premier League.

La sfortunata carriera da calciatore di Brendan Rodgers

Il Brendan Rodgers calciatore è cresciuto calcisticamente nel Ballymena United, con cui ha fatto tutta la trafila nelle giovanili prima di arrivare in prima squadra nel 1987 e conquistare la coppa nazionale, l’Irish Cup, nell’edizione 1988-1989. Condizionata da una rara malattia genetica: l’osteocondrite dissecante, che ne ha compromesso le funzionalità del ginocchio, nella sua breve carriera da difensore ha vestito le maglie anche di Reading, Newport, Witney Town e Newbury. Si è ritirato nel 1996, ad appena 23 anni.

Brendan Rodgers allenatore

Gli esordi in Championship

La carriera da allenatore di Brendan Rodgers inizia appena dopo il ritiro dal calcio giocato, con l’incarico di tecnico delle giovanili del Reading che tiene fino al 2003. Nel 2004, passa al Chelsea notato da un certo José Mourinho, che gli offre la panchina delle giovanili, prima e quella delle riserve, poi, fino al 2007. Nel 2008, infatti, arriva la prima vera opportunità nel “calcio dei grandi”.

A chiamare il nordirlandese è il Watford, in Championship. Al suo insediamento agli Hornets, in novembre, Rodgers già è il terzo allenatore ad avvicendarsi in panchina. È una stagione complicata, con una classifica non pessima, ma nemmeno esaltante, condizionata soprattutto da una tenuta difensiva completamente da rivedere e che porta a chiudere la sua esperienza da allenatore di una prima squadra al tredicesimo posto.

La stagione successiva torna “a casa”, nel Berkshire, al Reading, sempre in Championship. Dopo la promozione in Premier League sfiorata l’anno prima, le ambizioni del club sono alte, ma le aspettative non sono rispettate, con i Royals che centrano appena sei successi in ventitré gare e portano all’inevitabile esonero.

Il capolavoro con lo Swensea

C’è, però, chi crede in Rodgers e nel 2010 decide di puntarci tutto. È lo Swansea, che si trasforma presto nel capolavoro del giovane tecnico nordirlandese. Sotto l’ala di Rodgers esplode il talento di Scott Sinclair, che mette a segno ben 19 reti in stagione e trascina gli Swans fino alla terza posizione finale in campionato, piazzamento che vale l’accesso ai play-off.

Nel primo turno degli spareggi, lo Swensea liquida senza troppi problemi il Nottingham Forrest e conquista la finale. L’atto che vale una stagione mette Rodgers di fronte al suo passato. I gallesi, infatti, si giocano la promozione in Premier League proprio contro il Reading. La gara non ha storia, con Sinclair autore di una tripletta e il ritorno nella massima serie dei cigni dopo 28 anni di assenza.

L’impatto con la Premier League di Rodgers e il suo Swansea è graduale, ma regala soddisfazioni, soprattutto nelle gare casalinghe. Con il passare delle giornate, il Liberty Stadium diventa un vero e proprio fortino. In terra gallese cadono Arsenal, Manchester City e Liverpool e non va oltre il pari il Chelsea, che in quella stagione metterà in bacheca la Champions League. Gli splendidi risultati di gennaio, portano Rodgers a conquistare il titolo di allenatore del mese.

Il grande salto e la caduta

Il 2012, ad appena 39 anni, è per Rodgers l’anno del grande salto. Saluta lo Swensea dopo due stagioni e si accasa al Liverpool. I Reds vivono una fase di rinnovamento e il tecnico nordirlandese non riesce a dare la sterzata. Il primo anno migliora leggermente l’ottavo posto precedente conquistato sotto la guida di Sir Kenny Dalglish, chiudendo in settima posizione.

In squadra ci sono, però, talenti del calibro di Steven Gerrard, Luis Suarez, Joe Cole, Philippe Coutinho e Raheem Sterling e la stagione successiva, con anche di Daniel Sturridge in rosa, i Reds arrivano a un passo dalla conquista della Premier League. I 101 gol messi a segno in campionato non bastano, però, per centrare un titolo che manca da 24 anni e che incorona il Manchester City.

Infranto sul più bello il sogno Premier, nel 2015, il Liverpool cede Luis Suarez al Barcellona e punta su Mario Balotelli, ma il cambio in avanti non porta i risultati sperati e i Reds sprofondano chiudendo con un misero sesto posto in classifica, che mette a rischio la panchina di Rodgers, che viene esonerato all’inizio della stagione successiva, a fine nel 2015.

Conquiste in terra di Scozia e ritorno in Premier League

L'assenza dalla panchina dura appena qualche mese, con la nuova importante opportunità che arriva dalla Scozia. A maggio 2016, Rodgers firma, infatti, per il Celtic di Glasgow. Alla guida dei Bhoys, il tecnico nordirlandese si rilancia e conquista sette trofei in due anni, impreziositi dal doppio national treble consecutivo (campionato, coppa di Scozia e coppa di lega), oltre che dal record di punti in campionato (106) e dal primato di squadra imbattuta nella Scottish Premier League con impostazione a 38 giornate.

I successi e i record fatti segnare in Scozia, spingono nuovamente Rodgers verso la Premier League. È il 2019 e la nuova avventura si chiama Leicester City, squadra alla ricerca di se stessa, ma dalle grandi potenzialità. Chiude il primo anno al quinto posto in classifica, mentre al secondo vince la FA Cup. Un successo che è anche il primo trofeo personale in Inghilterra per Rodgers e che lo affianca a un mostro sacro come Sir Alex Freguson nella speciale graduatoria dei tecnici capaci di mettere in bacheca sia la coppa inglese sia quella scozzese. Quell’anno il Leicester chiude la Premier League nuovamente al quinto posto.

Il terzo anno alla guida delle Foxes è inaugurato dal successo in Supercoppa d’Inghilterra, conquistata grazie all’1-0 imposto al Manchester City. In campionato, però, le cose non vanno per il meglio e il Leicester chiude fuori dai piazzamenti europei, all’ottavo posto. La stagione 2022-2023 è per Rodgers la sua quinta alla guida delle Foxes.

Modulo e tattiche di Brendan Rodgers allenatore

Partito con un più conservativo 4-5-1 agli inizi della sua carriera, il gioco di Brendan Rodgers si è evoluto nel tempo e adattato alle caratteristiche della rosa a sua disposizione, passando a un più spregiudicato 4-3-3 o al moduli più equilibrati come il 4-2-3-1 o il 4-1-4-1. Le sue squadre prediligono il possesso palla ricco di passaggi e una fase difensiva in costante pressione sugli avversari.


Tags: Premier League liverpool celtic Leicester brendan rodgers

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