L'articolo 28 del codice può inguaiare Ibra

Il Giudice sportivo ha le mani legate sulla vicenda Ibrahimovic-Lukaku: basandosi solo sul referto dell'arbitro Valeri, che si è limitato ad ammonire i due bomber di Milan e Inter per la vergognosa rissa nel derby di coppa Italia, non potrà calcare la mano. Saranno squalificati entrambi ma perché già lo prevede il regolamento: Lukaku era diffidato ed Ibra ha rimediato un secondo giallo nella ripresa ed  è stato espulso. La Procura Federale però potrebbe cambiare le carte in tavola. Visto soprattutto il gran clamore mediatico il procuratore Chinè è pronto ad aprire un fascicolo per fare chiarezza, che ovviamente potrebbe chiudersi con archiviazione o deferimento. 

Se su alcune frasi ancora resta qualche dubbio in merito alla parola effettivamente pronunciata, c'è una frase che potrebbe inguaiare Ibrahomovic, ovvero «Vai a fare i tuoi riti voodoo di m...» . Molti hanno parlato di razzismo e lo stesso Ibra ha chiarito al riguardo ma l’articolo 28 del codice di giustizia sportiva non parla solo di razzismo e condanna «ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale (...). Quindi le parole di Ibra potrebbero essere un'offesa alla religione e potrebbe scattare la squalifica.