Federer: il sogno continua. Nadal: Il rientro più impressionante della storia

91esimo titolo conquistato in carriera in 139 finali, il terzo trionfo a Miami, a undici anni di distanza dall’ultima volta. I numeri di Federer continuano a far paura ma ormai non stupiscono più dopo il trionfo a Miami contro Nadal. E’ anche il terzo trofeo che Roger si aggiudica in questa stagione che lo ha visto imporsi agli Australian Open e a Indian Wells, battendo Wawrinka. Unica “stecca” a Dubai, sconfitto negli ottavi da Donskoy con tanto di match-point a favore: il suo fantastico bilancio nel 2017 dice 14 vittorie e 1 sola sconfitta. “Non riesco quasi a credere di esser stato capace di un inizio di stagione del genere. Il sogno continua, queste ultime tre settimane a Indian Wells e Miami sono state favolose- Non ho più 24 anni, è probabile che non giocherò alcun torneo sulla terra battuta ad eccezione del Roland Garros: ho bisogno di riposare, il mio corpo deve essere preservato e mi serve tempo per prepararmi al meglio. Voglio rimanere in buona salute e divertirmi in campo, solo così posso produrre il tennis di queste ultime settimane. Se non fossi stato bene, non sarei potuto essere qui in finale contro Rafa. La pausa mi consentirà di concentrarmi su Parigi, sulla stagione su erba e poi su quella sul duro che saranno importanti per me". Quasi incredulo Nadal: "Senza ombra di dubbio è il ritorno più impressionante della storia del tennis. Non posso che fare i miei complimenti a Roger e a tutto il suo team per il modo eccezionale in cui sta giocando in questo inizio di 2017. Ovviamente sono un po’ deluso avendo perso contro di lui già tre volte in questi mesi, significa che lavorerò duro per riuscire a batterlo la prossima volta. Sono state due settimane molto belle per me qui a Miami, sono riuscito ad esprimere con continuità un buon tennis, peccato solo che al quinto tentativo non ce l’abbia fatta a conquistare quel trofeo che ancora mi manca. Ci riproverò ancora con più decisione per almeno due o tre anni, sperando di non ritrovarmi sempre davanti quel signore lì in condizioni di forma così brillanti…”.

Stefano Grandi