Sarri: Napoli, ricordati che ti ho portato a fare 91 punti

Il presente è il Chelsea e i risultati importanti che sta conquistando al suo primo anno in Premier League ma Sarri non dimentica il passato e quel Napoli che gli ha dato onori, ribalta e qualche amarezza. Intervistato dalla Gazzetta il tecnico dei Blues parla dell'eredità lasciata al club azzurro e dice: "Penso che quella più visibile sia numerica: presi un Napoli che aveva chiuso il campionato con 64 punti e ho lasciato una squadra che ha raggiunto quota 91. Più di questo non si poteva fare. L’altra eredità è personale: il rapporto con la città e la sua gente. Non mi staccherò mai dal Napoli. Hanno paragonato il mio Napoli a quello di Vinicio, una delle prime squadre in Italia, negli anni Settanta, a viaggiare nel futuro. Mi onora quest’accostamento. Ad Aurelio De Laurentiis non ho nulla da dire. Posso solo ringraziarlo. Mi ha dato la più grande soddisfazione personale della mia vita affidandomi il Napoli, la squadra del mio cuore e delle origini. E’ stata una magnifica avventura che non può essere cancellata da un congedo un po’ così. Lo scudetto? Questa Juventus ha una priorità: la Champions. Alla fine, potrebbe rivelarsi un piccolo vantaggio per la concorrenza". Ancelotti  ha lanciato una campagna: fermiamo il calcio quando gli insulti diventano pesanti e ripetitivi: "Penso di essere stato il primo allenatore a contattare l’arbitro per chiedergli di intervenire di fronte ad uno stadio che offendeva i napoletani. Concordo al cento per cento". Infine sul momento attuale al Chelsea dice: "I risultati e anche la qualità del nostro calcio segnano l’indice positivo. Diciotto partite senza sconfitte, in una realtà competitiva come questa, dimostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Sono ancora più contento perché si gioca tantissimo e la possibilità di incidere in profondità è più complessa. Il ritmo è serratissimo. È ovvio che in queste situazioni le partite sottraggono lavoro sul campo. Non posso però dire che non lo sapessi, ero consapevole di questo carico di impegni e sto cercando una mediazione tra allenamenti e gare”.