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Napoli, Sarri: Maradona un mito non solo un giocatore

15/01/2017 17:57

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All'andata Oddo lo aveva imbrigliato e c'era voluta una doppietta di Mertens, lasciato inizialmente in panchina, per strappare un pari per 2-2 a Pescara. Oggi al San Paolo il primo tempo è stata una sofferenza per il Napoli che non riusciva a trovare le chiavi di accesso per superare gli abruzzesi ma per Sarri le cose sono andate diversamente come dice prima a Premium e poi a Raisport: “Sofferenza zero, il Pescara ha tirato solo una volta in porta. Nel primo tempo non siamo riusciti ad essere pericolosi come al solito, anche per merito loro. Era palese che stavano facendo una gara di grande dispendio di energie, era prevedibile che nell’ultima mezz’ora avrebbero mollato. Mi aspettavo che nella ripresa crescessimo. Dopo la rete abbiamo fatto 40’ di grande livello, creando tantissimo. Mi fa arrabbiare il rigore finale, in una gara in cui dimostri di poter difendere con grande facilità è un peccato prendere quel gol. A velocità normale mi era sembrato netto il fallo, rivedendolo sembra invece diversamente..”. Piacevole conferma sotto porta per Tonelli, che ha sostituito l'acciaccato Chiriches mentre non stupisce più Mertens che ha segnato gli stessi gol di Higuain: “Tonelli era infortunato prima, ha avuto problemi abbastanza seri, ne è uscito lavorando e nell'ultimo mese e mezzo ha fatto un gran lavoro sul campo e si è fatto trovare pronto quando abbiamo avuto bisogno di lui. In certe situazioni è pericolosissimo ma a me interessa da lui la fase difensiva, ha tendenza alla battaglia e se in certi momenti della gara riuscisse ad attaccare a tutta la squadra questa qualità sarebbe un bene. Mertens a me sembrava molto bravo anche prima, è un ragazzo che anche dalla panchina riesce a spezzare le partite. Molto spesso veniva utilizzato per quello, forse non l'abbiamo utilizzato bene noi prima o forse lui ora è arrivato alla maturità ma Dries è un giocatore forte quando gioca da esterno e da seconda punta, ora sta dimostrando di essere fortissimo anche da prima punta. È un ragazzo che aveva dimostrato meno di quelle che sono le sue qualità”. Knon si sono visti in campo invece Pavoletti e Gabbiadini… “Non li ho inseriti perché la partita mi ha portato a fare altre scelte. Ci potranno essere situazioni in cui giochiamo con quattro punte, come fatto per certi spezzoni a Firenze e con la Sampdoria. Non lo puoi fare per 100 minuti avendo anche Zielinski ed Hamsik in mediana”. Ultimo pensiero per Maradona, che è tornato a Napoli ma non si è visto allo stadio: “Maradona è il re assoluto di Napoli, non la divide certo con me la città, Lui dovrebbe avere le chiavi dello Stadio, del Comune, della Città. È l’emblema di questa città, se avessi la fortuna di incontrarlo per me sarebbe emozionante. Purtroppo non posso andare al San Carlo domani perchè ho un impegno da tempo. Mi sarebbe piaciuto stringergli la mano, è stato l'unico a vincere a Napoli nei 100 anni di storia azzurra, è un mito e non un giocatore”.

Stefano Grandi

 


Tags: napoli maradona sarri

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