L'ultima sfida di Gattuso: Dopo Calhanoglu e Andrè Silva, recuperare Kalinic

Come i dieci piccoli indiani di Agatha Christie: i 10 principali acquisti della faraonica campagna acquisti del Milan si stanno piano piano ritrovando. Il giudizio di fine autunno, quando sembrava davvero un flop la campagna rossonera di Fassone e Mirabelli, si è dovuto rivisitare col passar dei mesi e soprattutto con l'arrivo di Gattuso. Tra chi ha sempre reso bene dall'inizio, come Kessiè e Rodriguez, chi è stato bloccato solo dall'infortunio (Conti) chi si è adattato dopo qualche problema iniziale (Bonucci, Biglia, Borini), chi è esploso soprattutto col cambio di allenatore (Calhanoglu) ecco che la situazione è completamente cambiata. Ora che anche Andrè Silva ha preso a segnare (gol pesantissimi, tra l'altro) Gattuso ha una nuova mission: a parte Musacchio – che è una riserva col nuovo modulo e la difesa a 4 – l'obiettivo è recuperare Kalinic. Ringhio vuol fare col croato la stessa cosa riuscita con Calhanoglu prima e Andrè Silva poi. Prima la terapia della parola: spiegare, spronare, convincerlo, poi la prova del campo in attesa dei risultati. Col turco, nel ruolo che gli ha disegnato Gattuso, l'operazione è riuscita quasi subito e oggi Calhanoglu è un giocatore ritrovato. Con Andrè Silva il processo è stato più lento e non si è ancora concluso ma se fino a poche settimane fa un suo addio in estate sembrava certo, ora non solo la conferma sembra scontata ma la sua crescita potrebbe indurre Gattuso a schierare più spesso il famoso attacco a due punte tanto caro a Berlusconi. Una soluzione tattica di cui si potrebbe giovare anche lo stesso Kalinic. Il punto più basso l'ha toccato: l'esclusione dalla lista dei convocati col Chievo per scarso impegno in allenamento. Ora si comincerà con l'operazione recupero. Per l'ennesima scommessa che Gattuso vuol vincere.