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Garcia ricorda i violini con la Juve e parla di Totti, Fonseca e De Rossi

20/02/2020 09:01

Garcia ricorda i violini con la Juve e parla di Totti, Fonseca e De Rossi |  Sport e Vai

A Fonseca consiglierebbe «Di tapparsi le orecchie e andare avanti con le sue idee. Mi hanno parlato bene di lui, l’ho anche incontrato in un forum a Nyon. Se prima di Natale funzionava, tornerà a funzionare», per De Rossi prevede un futuro da grande allenatore («Credo di sì. Era uno che leggeva le partite con sapienza già da calciatore. E poi ha un carisma incredibile. Che non significa rompere le scatole agli allenatori. Significa aiutare chi ha bisogno di sostegno») e la Roma è sempre nel suo cuore. Rudi Garcia si confessa al Corriere dello Sport, ricorda quella gara con la Juve dove è rimasto famoso il gesto della sviolinata («Il violino è rimasto nell'armadio quando ho lasciato l'Italia... Mi venne istintivo, volevo difendere la mia squadra da quello che ritenevo fosse un torto. Ma sono cose che succedono, in campo») e sul momento attuale della Roma dice: «Non so se abbia inciso la transizione societaria, perché non conosco i dettagli. Ho visto la partita di Bergamo, sarebbe stato meglio non perderla, ma si può rimediare: sono convinto che la squadra alla fine andrà in Champions. Totti? Ne ho sentite tante sul nostro rapporto. Che in realtà è sempre stato buono. Quando firmai per la Roma, gli chiesi se avesse ancora motivazioni alte. Mi rispose che avrebbe desiderato vincere, proprio come me. Totti non è mai un problema, semmai una soluzione. Niente dura per sempre, però fa un certo effetto perché il senso di appartenenza è importante a Roma. Di sicuro se ci fossi stato io come allenatore avrei accompagnato certi campioni all'uscita con un garbo differente. Forse l’addio poteva essere gestito meglio».


Tags: Roma totti Garcia

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