29/09/2016 16:29
Adesso è proprio finita. La Giunta comunale di Roma ha ribadito il no alla candidatura della Città Eterna ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024. La sindaca Virginia Raggi, nei giorni scorsi, aveva anticipato il no nell'ormai celebre giornata del mancato incontro con il presidente del Coni, Malagò. Un no ribadito, non senza scontri e contorni polemici, anche in aula al Campidoglio,
L'Assemblea capitolina ha approvato a maggioranza la mozione per il no ai Giochi presentata dal M5S, dopo aver bocciato - peraltro - le mozioni di Pd e Centrodestra che proponevano si proseguire l'iter per la candidatura. Un no seguito alla decisione di vietare interventi esterni all'assemblea, compreso quello di Diana Bianchedi, coordinatrice del comitato promotore e grande 'attivista' del progetto olimpico. "Oggi pensavo di poter parlare davanti al Consiglio comunale per dare le informazioni corrette per questa candidatura perché ne abbiamo lette di tutti i colori", ha spiegato l'ex campionessa di scherma. "In aula avrei voluto far conoscere il dossier a persone che non lo hanno letto. Oggi a loro viene chiesto di votare un dossier di candidatura che oggettivamente non hanno letto. Né nella conferenza stampa del sindaco, né durante l'audizione al senato si è fatto alcun cenno a dossier di candidatura. Per una questione di rispetto oggi avrei chiesto loro di leggerlo".
Nonostante le proteste della Bianchedi, la discussione è andata avanti e si è conclusa con il no, scontato, al progetto di candidatura di Roma. Un no che ha determinato - di fatto - anche la rinuncia alla candidatura dell'Italia ad ospitare i Mondiali di Rugby 2023. Molti degli incontri, infatti, si sarebbero dovuti disputare in impianti costruiti appositamente per i Giochi, circostanza che ha indotto il presidente federale Gavazzi, di concerto con il Consiglio dei Ministri, a rinunciare alla candidatura.
Tommaso Rizzo