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Polveriera Napoli: Sarri in confusione, De Laurentiis lo punge

29/11/2016 16:47

Polveriera Napoli: Sarri in confusione, De Laurentiis lo punge |  Sport e Vai

NAPOLI SARRI CONFUSIONE –

Quel che resta del Napoli, dopo l'ennesimo flop – il deludente pareggio in casa col Sassuolo – è chiamato a risollevarsi in sette giorni per non affondare. Sarri a parole si dice soddisfatto del rendimento generale e del gioco, salvo poi dare dell'immaturi ai suoi, ma appare sempre più in confusione nel momento più delicato della stagione. Venerdì c'è l'Inter a Fuorigrotta e martedì a Lisbona c'è la Champions contro il Benfica: in una settimana gli azzurri devono tornare a fare risultato per non compromettere tutta una stagione.

NAPOLI SARRI CONFUSIONE GABBIADINI – La favoletta del “calcio più bello d'Italia” non regge più: il Napoli attuale non è né bello, né produttivo e l'impressione è che stia sfuggendo di mano al suo allenatore. L'assenza di Milik ha privato lo schema-base (e unico) di Sarri del suo riferimento naturale: senza una prima punta di ruolo (non lo è Gabbiadini, che pure poco fa per riprendersi il posto al sole ma è anche vero che viene mortificato in continuazione con sostituzioni scientifiche) il Napoli fa fatica. Il trio dei piccoletti funziona solo a tratti e rende inutili cross alti dalle fasce dove peraltro Hysaj è in involuzione, Ghoulam rende meno e Strinic - tenuto troppo tempo in naftalina -paga la lunga assenza da titolare. La confusione si sposta anche sul mercato: i famigerati 120 milioni investiti su quel mercato di cui l'attuale tecnico si disinteressa e lo dice pubblicamente (“non me ne frega una pip..”) hanno portato in azzurro parecchi volti nuovi, molti dei quali rimasti misteriosi.

NAPOLI SARRI CONFUSIONE DE LAURENTIIS– Il primo nome che fa discutere è quello di Rog: il talento croato che non ha giocato neanche 1' finora e di cui oggi De Laurentiis ha auspicato l'ingresso in campo (“aspetto con interesse il suo debutto”) e che per Sarri era “quasi” pronto (“se avessimo fatto il 2-0 al Sassuolo gli avrei concesso qualche minuto”) ma al di là di Rog – che è da decifrare tatticamente ma che per Sarri è un vice-Allan a sorpresa - che non può comunque essere il salvatore della patria, è la gestione di tutti gli altri che lascia perplessi. Il Napoli ha investito oltre 30 milioni per comprare Maksimovic e Tonelli ma se manca Albiol ecco che gioca Chiriches. Zielinski si accende e si spegne come un albero di Natale, Giaccherini gioca poco e anche fuori ruolo (come ieri con il Sassuolo), il solo Diawara ha conquistato tutti costringendo il tecnico a schierarlo a furor di popolo al posto di Jorginho. L'italo-brasiliano è scivolato nel limbo delle riserve quasi dall'oggi al domani ed è tornato titolare (neanche per tutta la partita) solo in una gara sulla carta semplice e alla luce dei prossimi due impegni ravvicinati, in ossequio a una stramba concezione del turnover che già aveva fatto danni in Europa League lo scorso anno e sulla psicologia degli esclusi che non si sentono parte integrante di un progetto. Da venerdì occorre davvero una svolta: con Mertens squalificato è davvero l'ultima chance per Gabbiadini. Sarri sarà “costretto” a schierarlo dall'inizio ma se non cambia qualcosa nei meccanismi e nella testa il rischio è grosso visto che i nerazzurri di Pioli stanno riprendendo quota. Dopo aver sbagliato tutti gli scontri diretti finora (salvo il Milan ad inizio stagione) e dopo gli ultimi passi falsi anche con le sorprese (Atalanta), le medio-grandi (Lazio) e le medio-piccole (Sassuolo) occorre cambiare marcia e presentarsi poi col Benfica col morale alto. Il rischio di ritrovarsi settimi in campionato e fuori dalla Champions a dicembre fa tremare De Laurentiis e tutti i tifosi.

Fabrizio Piccolo


Tags: napoli de laurentiis gabbiadini sarri

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