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Napoli: Sarri se ne faccia una ragione, anche alle 12.30 si può giocar bene

20/03/2017 10:12

Napoli: Sarri se ne faccia una ragione, anche alle 12.30 si può giocar bene |  Sport e Vai

L'ennesimo attacco alla Lega per la compilazione dei calendari e degli orari delle partite da parte di Sarri non è passato sotto silenzio. Lo sfogo del tecnico del Napoli, che ha addebitato in parte il calo della sua squadra nella ripresa a Empoli al caldo primaverile dell'orario del lunch match, è stato bacchettato da diversi quotidiani e opinionisti. Non è la prima volta che Sarri attacca pubblicamente la Lega, così come ha già fatto spesso in passato con Fifa, Uefa e tutti gli organismi che stilano i calendari internazionali. Anticipi, posticipi e tutte le variazioni che il calcio moderno impone non vanno proprio giù al tecnico in tuta, che rimpiange sempre gli anni 70-80, quando c'era la sacralità della domenica pomeriggio e la contemporaneità per tutte le partite. Le parole di Sarri però trovano pochi appigli: intanto le 12.30 è stato sdoganato da anni come orario in cui giocare, basti pensare che anche il derby di Milano si giocherà a quell'ora alla vigilia di Pasqua (quando si presuppone che le temperature siano ancora più elevate) e occorre ricordare come sia una consuetudine in tutta Europa, dall'Inghilterra (dove il derby di Manchester egualmente fu giocato a pranzo) alla Spagna dove anche il Clasico Real Madrid-Barcellona viene spostato agli orari più impensabili per favorire i mercati asiatici. E i risultati finora non hanno mai privato dello spettacolo gli spettatori. Si sono visti match belli ed emozionanti di giorno come di notte, d'inverno come d'estate. Ne sa qualcosa proprio il Napoli che ai tempi di Mazzarri in panchina più di una volta fu protagonista di grandi imprese giocando alle 12.30. Successe nel 2011, ad esempio, quando un super Cavani trascinò gli azzurri al successo per 4-1 a Cesena tra gli applausi. Ed era settembre, con temperature elevate, e successe ad aprile quando sotto un sole cocente il Napoli ribaltò una gara delicatissima con la Lazio vincendo per 4-3 quando era sotto per 0-2 dopo una spettacolare rimonta e con rete decisiva nel finale del solito Cavani. Insomma 12.30 o 15 o 20.45 non è l'orario a fare la differenza, casomai la gestione delle risorse, le mosse indovinate, l'approccio alla gara, lo studio dell'avversario e tutte le variabili che possono portare a far bene o male in una partita.

Stefano Grandi


Tags: napoli orari sarri

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