Sport E Vai  Sport e Vai
Venerdì 19 Aprile 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Napoli: A Sarri non piace ma giocare alle 12.30 è miniera d'oro per la A

21/03/2017 11:13

Napoli: A Sarri non piace ma giocare alle 12.30 è miniera d'oro per la A |  Sport e Vai

NAPOLI SARRI 12.30 –

E' davvero tanto penalizzante e poco funzionale allo spettacolo giocare alle 12.30? La polemica innestata dal tecnico del Napoli Sarri, che dopo il grande spavento di domenica a Empoli - quando ha rischiato di farsi raggiungere sul 3-3 dal 3-0 del primo tempo - ha attaccato a testa bassa la Lega (e non è la prima volta) per i calendari, trova scarso riscontro sia nei numeri che nelle opinioni degli addetti ai lavori. In particolare a sorridere per i lunch-match sono le pay-tv, quelle che continuano a foraggiare un calcio italiano sempre più in difficoltà. Sono proprio i soldi di Sky e Premium a fare da ciambella di salvataggio ai club che a bilancio registrano ancora il rosso nella maggior parte dei casi. La voce di maggiore spesa restano i costi del personale, seppur in calo: nel 2015/16 le società hanno speso 1,132 miliardi di euro, il dato più basso delle ultime sei stagioni e in decisa contrazione rispetto ad un anno fa (quando gli stipendi valevano 1,251 miliardi di euro). I costi per il personale coprono così il 56,3% del fatturato aggregato, mentre gli ammortamenti (in calo a 499,15 milioni) valgono un altro 20%. E veniamo alle tv: proprio Empoli-Napoli di domenica scorsa, trasmessa nell'orario tanto odiato da Sarri, ha catturato tra Sky e Premium la bellezza di 1.015.952 spettatori con il 6,79% di share. Poco meno, per intenderci, del big-match delle 15 in serie A Sampdoria-Juventus che ha totalizzato 1.080.798 spettatori.

NAPOLI SARRI 12.30 - Per le big in una stagione – come scrive il Corriere dello sport - può capitare di giocare al massimo tre o quattro volte all’ora di pranzo. In questa stagione sono stati 24 gli anticipi domenicali alle 12.30: il Napoli domenica è arrivato solo a quota 2 come Juve, Roma, Lazio, Milan e Fiorentina; delle grandi solo l’Inter ne ha giocati 3 (come Samp, Sassuolo ed Empoli); il record è dell’Atalanta, che è a quota 4 ma le cifre dicono che giocare all'ora di pranzo è un affare per tutti: squadre, tv, tifosi e mercati esteri. Gli ascolti medi delle gare delle 12.30 di Sky e Premium sono ottimi (605mila spettatori la prima, 556mila la seconda che però in stagione ha trasmesso solo 18 partite su 24) e di conseguenza anche le squadre ne guadagnano. Senza contare i mercati esteri, che hanno spinto la Lega ad anticipare alle 12.30 anche il derby di Milano. Economicamente dunque la scelta effettuata nel 2010, quando fu trasmessa la prima gara alle 12.30 con Brescia-Palermo, si è riveta indovinata. Anche molti addetti ai lavori hanno riconosciuto che non stravolge nulla giocare a quell'ora (da Ballardini a Sannino) ma a pesare sono soprattutto i conti. Calcioefinanza rivela che i conti ancora non tornano in Serie A, ma che proprio i diritti tv hanno permesso una (minima) crescita nei ricavi. Le 20 squadre in Serie A nella stagione 2015/16 (considerando i bilanci al 31-12-2015 delle società che seguono l’anno fiscale e non la stagione sportiva) hanno avuto un fatturato aggregato di 2,3 miliardi di euro, in crescita di quasi 200 milioni rispetto al 2014/15 (in cui le squadre conteggiate erano però 19, a causa del fallimento del Parma), con un risultato netto negativo per 251 milioni Un balzo in avanti, dicevamo, di quasi 200 milioni per i ricavi, spinti in particolar modo dai diritti tv (per l’entrata in vigore dell’accordo relativo al triennio 2015/18) e dai ricavi commerciali, ma soprattutto dalle plusvalenze, cresciute rispettivamente di 70, 60 e 80 milioni circa. Insomma le 12.30 "faranno anche schifo" come dice Sarri, ma consentono al calcio italiano di stare a galla.

Stefano Grandi


Tags: napoli 12.30 sarri

Articoli Correlati