Ma davvero Piatek è più forte di Milik? Il bomber vuole smentire gli scettici

Quale è il polacco giusto per Napoli? Quello comprato per 32 milioni dall'Ajax che si presentò subito come erede di Higuain con due doppiette da urlo prima di dover ricominciare due volte daccapo per la rottura del crociato che lo ha tormentato o quello che gioca nel Genoa e che sta facendo ingolosire mezza Europa? Meglio Milik o Piatek? Chi se li gode entrambi, ma alternandoli perchè là davanti c'è anche un certo Lewandowski, è il ct della Polonia - ma neanche una generazione di talenti come quella attuale gli ha consentito di superare il girone al Mondiale e di evitare la retrocessione in serie B in Nations League – ma intanto Napoli e De Laurentiis s'interrogano. Il patron partenopeo ha già spiattellato in pubblico di aver chiesto Piatek al Genoa e di essere pronto a fare una bella offerta ma che ne pensa Milik? Lui, che per ora si tiene stretta la maglia di centravanti del Napoli, per ora tace, sperando di poter parlare in campo dove Ancelotti lo sta utilizzando con frequenza, anche a scapito di Mertens, e dove si sta dimostrando più utile quasi come assist-man che come goleador. Ma il suo mestiere principale è soprattutto quello di segnare ed allora il polacco-1, quello che è venuto prima, scalpita per prendersi un posto di titolare a Udine e mettere a tacere tutte le voci. Piatek sarà anche bravo, avrà anche segnato tanto ma è solo alle prime partite in A e deve confermarsi. Lui, Arkadius, messi alle spalle gli infortuni, sa che può solo crescere. Vuol allontanare il fantasma del connazionale a suon di reti e di prestazioni, che resti pure il polacco-2 o che vada dove gli pare ma non a Napoli a prendere il suo posto. Se ne riparlerà a giugno anche perchè Preziosi a gennaio non molla Piatek, consapevole che il prezzo del cartellino dell'attaccante è destinato a crescere ancora: dai 4,5 milioni pagati per prenderlo ai 45 che vale ora e a chissà quanti ne varrà in estate: “Non lo so e per ora non mi pongo il problema. Non c'è clausola rescissoria, di solito non la metto mai. Le mie trattative sono libere, se un club vuole un mio giocatore ci sediamo e parliamo: “Questo è il prezzo, lo volete? Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non ci prendiamo in giro, io lo so che me lo porteranno via, perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per dieci: ci guadagnerà lui, ci guadagnerà il Genoa e noi punteremo su Favilli. Siamo già tempestati di telefonate, dall’Italia e dall’Europa, tutti top club: chi vorrà Piatek dovrà essere serio e parlare con me, il resto lo considererò malcostume". Sentito Milik? Se ci sei, batti un colpo.

Stefano Grandi