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Insigne: Ribellione fu errore, la verità su Ancelotti

04/07/2020 08:25

Insigne: Ribellione fu errore, la verità su Ancelotti |  Sport e Vai

Lorenzo Insigne è il capitano del Napoli, un onòre e un ònere in una città dove non gli hanno mai perdonato niente («Le aspettative sono sempre alte e al minimo errore paghi. A me non sono mai stati fatti sconti, ma da un paio d’anni ho capito che dovevo migliorare anche fuori dal campo. E va molto meglio»). Al Corriere della Sera Insigne si confessa e parla del rapporto che non ha funzionato con Ancelotti, di cosa è cambiato con Gattuso e della rottura con Raiola.

Insigne rivela i colloqui con Ancelotti,

Insigne e Ancelotti non si sono mai presi. L'attaccante azzurro riavvia il filo della memoria e ricorda la notte dell’ammutinamento: «Evidentemente non rifaremmo la stessa scelta, ma adesso è anche inutile pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Fu un errore, abbiamo pagato e per fortuna ci siamo ripresi. Ancelotti? Non sono nessuno per giudicare Ancelotti, allenatore che ha vinto tutto e soprattutto quasi ovunque. Il mister è abituato a grandi campioni, io gli dicevo sempre che noi avevamo bisogno di essere messi sotto pressione, anche bacchettati se era il caso. Mi rendo conto che la mia è un’autocritica: siamo professionisti, dovremmo camminare da soli, ma noi forse in quel momento avevamo necessità di sentire il fiato sul collo».

Insigne esalta Gattuso

Per Insigne è cambiato tutto con Gattuso: «Sì Gattuso esige tantissimo e ci motiva ogni secondo. Con lui mi sono sentito al centro del progetto, mi ha attribuito responsabilità e fiducia e il rapporto è autentico, spero di ripagarlo. Effetto-rilassamento dopo Ko con l'Atalanta? Impossibile con Gattuso! Si è arrabbiato a Bergamo e ci ha avvisati: bisogna dare il 200 per cento in tutte le partite che mancano. È un nostro dovere, ma anche un modo per arrivare pronti all’appuntamento con il Barcellona».

Insigne e la chiamata di Totti

L'idolo di Insigne è Del Piero («A lui mi ispiravo da ragazzino: il tiro a giro nasce guardando e riguardando le sue perle») mentre Totti durante una diretta social ha detto: chiamo Insigne e gli propongo di essere assistito da me: «Sì, mi inviò un messaggio. Gli dissi serenamente che avrei fatto altre scelte». Era il periodo in cui decise di lasciare Raiola. Un rapporto durato poco. «Non c’entra il calcio né, come ho sentito dire, perché con lui dovevo andar via da Napoli. È stata una decisione personale. Il rinnovo? Sono tranquillo, ho altri due anni di contratto. Non c’è un problema di questo tipo, se De Laurentiis vuole sono qui. Tra noi c’è un confronto autentico e leale. Con qualche scontro, ma come è normale che sia».

Insigne smentisce che la moglie gli regalò una Lamborghini

Insigne ha ricevuo molte critiche perché la moglie gli avrebbe regalato una Lamborghini: «Mia moglie non mi ha regalato la Lamborghini, anzi a lei non piacciono le auto. È uno sfizio che mi sono concesso. Una colpa? Non ho pubblicizzato né questo, né altro».

 


Tags: ancelotti gattuso Inisgne

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