I tormenti di Sarri: si sente tradito da ambiente e qualche big

Ritrovarsi a sei lunghezze dalla Juventus, con un secondo posto blindato, con 8 punti in più rispetto alla stessa giornata dello scorso anno, con gli applausi della critica che per mesi lo hanno consacrato “maestro” e gli elogi di tanti colleghi illustri non bastano a rendere sereno Maurizio Sarri. Gioviale e sorridente non è mai stato il tecnico del Napoli, quasi come fosse sempre in lotta col mondo, con un ipotetico credito che nessuno può saldare, ma questo è sicuramente il momento più difficile del suo triennio in azzurro. Il suo Napoli non ha più brillantezza, il tridente dei piccoletti non segna più, in poco più di un mese è passato dal primo posto che ha tenuto in pugno per 27 giornate al -6 dai bianconeri, dai tappeti rossi alle critiche. E in mezzo c'è quel problemino del contratto, della clausola, dei dubbi se rimanere o meno con un ciclo che forse si sta chiudendo. Nella sua analisi ieri dopo il pari col Milan che ha ulteriormente allontanato la vetta della classifica, Sarri ha lanciato qualche messaggio più o meno criptico sia ai suoi fedelissimi che al presidente. Nel dire che “se avessimo giocato così all'andata ci avreste applaudito se davanti avessero avuto la stessa brillantezza” c'è una parziale accusa agli attaccanti ma c'è anche un altro passaggio che fa riflettere, quando ha detto che qualcuno “mentalmente sta pagando qualcosa”. Come se si sentisse tradito da qualcuno dei suoi fedelissimi, quelli che ha fatto giocare sempre anche andando contro parte della critica che chiedeva cambiamenti di uomini e di moduli. Sarri a Napoli già si sente da tempo accerchiato da parte della stampa, che non ama, ultimamente ha avuto qualche divergenza di vedute anche con Giuntoli e con De Laurentiis i rapporti non sono mai stati idilliaci. Se anche qualche giocatore viene meno ecco che le sue certezze traballano. Compresa quella di rimanere in azzurro. Ieri ha detto e non detto sul tema: “Io un contratto ce l'ho. Se il presidente non avesse la generosità di propormi un rinnovo, continuerei a guadagnare quello che guadagno adesso, che fino a cinque anni fa è una bella botta eh... ma inferiore a tanti altri, il presidente ha dato la disponibilità e quindi il lato economico inciderà 0, il risultato inciderà 0. Io per restare volentieri o meno volentieri, a meno che qualcuno paghi la clausola che io non pagherò, visto che mi sono imbattuto in una tifoseria che mi ha dato amore come raramente avviene, se io ho la percezione che posso corrispondere questa passione resto volentieri altrimenti meno volentieri”.Ma Napoli ha davvero bisogno di un allenatore che resta malvolentieri sol perchè nessun club vuol pagare gli 8 milioni della clausola?

Stefano Grandi