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Adl contro tutti, il rapporto con Napoli sempre più teso: Qui è casa mia

15/08/2018 09:39

Adl contro tutti, il rapporto con Napoli sempre più teso: Qui è casa mia |  Sport e Vai

Prima l'invito a “tifare per la Juve se volete vincere qualcosa”, parole dette con fastidio a Dimaro ma che avevano irritato parte della tifoseria, poi un mercato senza squilli, ancora l'acquisto del Bari, quindi l'abolizione degli abbonamenti (scelta peraltro obbligata, visto che la capienza del San Paolo resta incerta per i lavori che si dovranno fare): De Laurentiis continua ad essere il bersaglio di una contestazione da parte di una fetta di Napoli che non accetta quello che giudica un atteggiamento arrogante del presidente azzurro. Gli striscioni di contestazione delle scorse settimane potrebbero essere solo l'antipasto di una tensione che rischia di trascinarsi a lungo. Anche ieri, parlando a Radio Kiss Kiss, De Laurentiis ha lasciato perplessi i tifosi. Escludendo l'acquisto di un altro attaccante al posto di Inglese: "Per fare cosa, per non far giocare gli altri? In quel ruolo abbiamo Verdi, Mertens, Milik... Cosa dobbiamo fare con tutti questi attaccanti? Uno come Inglese, andato in doppia cifra, dovevo tenerlo in panchina? Mi meraviglia che si facciano certi discorsi". Si era parlato di un innamoramento per Belotti ma Adl è lapidario: “Non voglio fargli un torto, ma abbiamo una batteria tale di attaccanti, siamo in tale esubero, che ho sempre detto lasciamoli conoscere all'allenatore prima di vendere qualcuno, perchè siamo veramente tanti. Il giornalismo cerca di screditarmi davanti alla piazza, ma De Laurentiis in casa propria fa quello che vuole e ha un grande rispetto dei suoi collaboratori e del suo allenatore. Non ho bisogno di colpi di teatro". Napoli, insomma, è casa sua e lui lì fa quel che vuole ma la piazza mormora sempre di più. E tra pochi giorni è campionato...

Stefano Grandi


Tags: napoli de laurentiis inglese

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