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F1, papà Bianchi: Che tortura, non vedo progressi per Jules

13/07/2015 12:05

F1, papà Bianchi: Che tortura, non vedo progressi per Jules |  Sport e Vai
A poco più di nove mesi dal terribile incidente a Suzuka, nel Gp del Giappone, continuano a non esserci progressi nella condizione di Jules Bianchi, il pilota della Marussia tuttora ricoverato in coma nell’ospedale di Nizza. Parlando a France Info il padre Philippe ha esternato tutto il suo dolore e le sue paure: "E 'insopportabile, è una tortura quotidiana, a volte mi sembra di impazzire, è quasi più terribile rispetto a se fosse morto nell'incidente. Perché noi non abbiamo il potere di aiutarlo più di quanto facciamo. I progressi erano attesi entro 6 mesi ma ne sono passati 9 e Jules non è ancora sveglio e non c'è alcun progresso significativo. Speravo in un risultato migliore. Quando sei in questa situazione però ti aggrappi a tutto. E’ difficile però alzarsi la mattina sapendo di non essere sicuro che tuo figlio vivrà ma bisogna avere i piedi per terra e rendersi conto della gravità della situazione. Abbiamo avuto un figlio estremamente luminoso, che ha vissuto la sua passione, viaggiando in tutti i paesi del mondo, poi all’improvviso ti chiamano al telefono e ti dicono che si trova in un letto d'ospedale tra la vita e la morte”. L’ipotesi che possa uscire dal coma ma in condizioni delicatissime, spaventa papà Bianchi: “Se dovesse avere disabilità molto gravi, non sono convinto che sarebbe quello che vuole Jules. Ne abbiamo parlato. Ci aveva detto che se avesse un giorno avuto un incidente del tipo di quello di Michael Schumacher e non fosse stato in grado di guidare, sarebbe stato molto difficile per lui vivere".

Tags: schumacher Bianchi papà marussia

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