F1, Alonso: Secondo posto nel mirino, anche come costruttori

Per un re nato accontentarsi di fare da principe è sempre uno smacco ma Fernando Alonso ha saputo adeguarsi al ruolo di comprimario di Vettel dopo una stagione dominata in lungo e largo dal tedesco. Se da un lato per il ferrarista è frustrante scendere in pista sapendo di non poter lottare per il massimo, dall’altro l’asturiano sta tirando fuori il lato meno evidente del suo carattere. La pazienza. Nell’attesa che le performance della Ferrari migliorino e che possa tornare a lottare anche lui per vincere il Mondiale. Parlando ad Autosport Alonso assicura di avere ancora solide motivazioni per questo finale di stagione: “Sono da 12 anni in F.1 oltre a quelli passati nelle categorie minori e ho sempre dato il 120 per cento in ogni gara. Inoltre, ho un sacco di attenzione su di me, un sacco di aspettative ed in ogni gara cerco di vedere cosa posso fare di diverso per migliorare il risultato e quindi so che ho sempre bisogno di fare di più, e questa è la mia motivazione” . Col Mondiale archiviato da tempo restano ancora in ballo gli altri obiettivi: “La motivazione ormai è chiaro è il secondo posto nel Mondiale Costruttori, non è l’obiettivo principale, ma è comunque un buon obiettivo per noi. Secondi nella classifica costruttori sarà una ricompensa per me sapendo che non abbiamo la seconda vettura più veloce, come vediamo tutti i fine settimana. Se finisco io secondo tra i piloti, è un po’ una vittoria personale. Ovviamente io corro per vincere il campionato del mondo e finire secondo è molto triste, ma da un punto di vista personale in questa stagione sarebbe un ottimo campionato”.

IL RUSH FINALE. Alonso è anche convinto che la Ferrari farà di tutto per tirare fuori qualcosa di più dalla sua auto ad Austin ed Interlagos: “E’ vero, abbiamo bisogno di fare meglio. Ci sono stati alcuni fine settimana dove non è stata solo la Mercedes a preoccuparci, anche la Lotus, e Nico Hulkenberg e la Toro Rosso, la McLaren, dimostrando di avere avuto un calo ed ora dobbiamo fare meglio. La macchina sarà la stessa ad Austin e in Brasile, così abbiamo bisogno di fare meglio in pista nella ricerca del migliore setup, ottimizzandolo circuito dopo circuito. Noi piloti hanno bisogno di fare meglio e di fare dei giri perfetti per tutto il weekend, perché abbiamo bisogno di battere la Mercedes”.

Stefano Grandi