Sartoria Montella: Sto trovando l'abito giusto per questo Milan

Le metafore con la moda e gli atelier non portano molto bene da queste parti, l'ultima volta fu il preludio di un esonero in casa Milan con Berlusconi che parlando di Zaccheroni disse: "Zaccheroni potrebbe non essere il sarto adatto per la stoffa di qualita' che ha sottomano". Ora ad utilizzare paragoni sartoriali è Montella che, alla vigilia della gara con l'Aek, dice: “Sto cercando di capire qual è l'abito migliore, in estate abbiamo preso tanti bei vestiti, ho un bel guardaroba, ho le idee più chiare. Sono convinto che sto trovando l'abito giusto per questa squadra e che stia migliorando”. L'esempio gli piace tanto che lo reitera a più riprese, nel corso della conferenza, aggiungendo: “Preferisco avere più abiti che uno solo. La scelta iniziale è nata da questo. Il quotidiano ti fa conoscere le sfaccettature del carattere e le qualità dei calciatori. Attraverso sconfitte dolorose sto capendo i dettagli di ogni singolo calciatore. Credo che la squadra stia trovando la sua fisionomia. Mi sembra chiaro che questa squadra può crescere, probabilmente qualcuno si dovrà adattare". Il tecnico rossonero sa che a seconda del modulo scelto c'è chi ne trarrà vantaggio e chi dovrà sudare di più (leggi Suso). Rimpianti per i risultati recenti ne ha (“Nelle ultime due partite è successo qualcosa di anomalo, meritavamo almeno il pari in entrambe le partite. Bisogna mettere in campo ancora più rabbia, essere più determinati ed andare avanti così"), anche i giudizi sul derby non lo trovano pienamente d'accordo (“Stiamo esaltando il secondo tempo per quanto abbiamo fatto, ma nel primo tempo non ho visto questa differenza con l'avversario. Il secondo tempo è stato superiore, la suggestione c'è, ma non posso pretendere che la squadra abbia 95' di quel genere anche con avversari blasonati, ma ci arriveremo. La squadra domenica mi ha dato delle risposte") ma preferisce guardare avanti, all'AEK: "E' una partita che conta per la classifica, per il nostro percorso e per la continuità. Ci tengo all'Europa in generale, è la casa del Milan e siamo contenti di questo cammino. Vorremmo una continuità diversa in campionato, ma stiamo onorando questa competizione, casa nostra".

STORIE DI BOMBER E DI CITY - Accanto a lui c'è Cutrone (“All'inizio ha fatto un po' fatica, si è dovuto adattare, ha incamerato rabbia sfogata quest'anno. E' una soddisfazione mia e della società") candidato a giocare dal 1' contro i greci. Il babybomber sceglie il profilo basso: “A luglio non credevo avrei giocato così tanto, pensavo solo ad allenarmi bene e mettere in difficoltà il mister, che ringrazio per la fiducia. Dopo il derby sicuramente c’è tanta rabbia, non meritavamo di perdere”, poi lascia la parola a Montella che riconosce amnesie difensive (“Dobbiamo migliorare quando non abbiamo la palla, prendiamo gol pur concedendo poco agli avversari"), difende Donnarumma per i rilanci sbagliati (“il portiere più bravo è quello che para, non che calcia”) e Bonucci (“Ogni errore lo sta pagando carissimo, come tutta la squadra”) ma non accetta la storia dell'assenza di un vero bomber : "Non credo che ci manchi, stiamo vestendo la squadra, se ci sono errori sono miei, ma vedo una qualità di gioco sempre più alta. Ci serve solo un po’ di tempo, anche se guardo alla partita del City di ieri…nonostante Guardiola e il loro budget l’anno scorso sono arrivati quarti, serve tempo”. Infine sulla formazione di domani: “Qualcosa cambierò, ma voglio dare continuità al nostro lavoro, voglio portare avanti le cose che stiamo provando ultimamente. Suso ha fatto un grandissimo secondo tempo, era un ruolo completamente diverso, l'ha fatto nell'Under 21. Qualche aggiustamento va fatto, ma oggettivamente nelle ultime due partite, seppur a sprazzi, è difficile giocare meglio con tanti giocatori nuovi. La squadra sta portando avanti un progetto tecnico ed ha una continuità di gioco insperata all'interno delle partite”.