11/07/2020 09:18
Ibra è stato assai più duro nel confronto che ebbe con Gazidis. Quando il Ceo rossonero si presentò a Milanello, Ibra gli parlò in maniera forte e oggi lo svedese a SportWeek rivela: "Quello che è uscito della riunione famosa è solo il 10 percento di quello che è successo (ride...). Ma non era cattiveria, quella. Era parlare per me e per la squadra. Parlarsi in faccia, chiaramente, per avere risposte sulla situazione, sul nostro futuro".
Ibra rivela anche di soffrire per l’assenza dei tifosi sugli spalti: "È strano? E lo dici a Ibra che non gioca in uno stadio con meno di 70 mila person)? Sì, il pubblico fa il 50 percento della partita: ti carica, ti fischia (che mi piace), ti emoziona. Quando vado sotto la Curva mi sento vivo. E loro sono felici, pregano il loro Dio".
Ibra è stato veramente chiamato da Galliani per andare a giocare al Monza. A Sportweek il bomber dice: "Mi ha chiamato Galliani: “Hai detto che questo non è il tuo Milan, a 11 Km da Milano c’è il tuo vecchio Milan”. Mi piace, così deve lavorare un direttore sportivo. Quando mi ha portato per la prima volta al Milan, è venuto a casa mia in Svezia: “Non me ne vado finché non vieni con me”. Helena, mia moglie, mi ha guardato sconvolta: questo è matto, cosa vuole? Dobbiamo andare . le ho detto . o non va via. Quando vuoi qualcosa, devi prendertela. Con i fatti, non solo a parole".