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Gattuso chiede rispetto: Ogni giorno a dire questo va via e quello viene

17/12/2018 14:36

Gattuso chiede rispetto: Ogni giorno a dire questo va via e quello viene |  Sport e Vai

Duro sfogo di Gattuso alla vigilia di Bologna-Milan. Il tecnico rossonero attacca chi destabilizza con voci di mercato e dice: "I miei giocatori meritano rispetto, qualcuno sta già impacchettando i giocatori. Sento tutti i giorni discorsi 'quello viene venduto, quello torna', secondo me questi ragazzi non meritano tutto questo. Mi assumo io la responsabilità di tutto. Siete voi che li state impacchettando, che li state mandando via. È periodo natalizio, state facendo i pacchetti e li state mettendo sopra gli alberi. Tutti quello che scrivete a livello di mercato, finanziario e fair play sono tutte cose che non ho ancora affrontato con la società. Nessuno è ancora venuto a dirmi 'lo riscattiamo, non lo riscattiamo', sono cose che sento dire solo da voi della stampa. So che abbiamo dei vincoli e non possiamo fare moltissimo sul mercato, ma siete voi che continuate a dire che dovremo vendere Çalhanoglu, Suso, Higuaín... A me non risulta". Il discorso riguarda anche Ibra:  "Non ho mai parlato con Zlatan, ve lo posso anche giurare. Io ho una abitudine: quando ci sono delle persone che fanno un lavoro importante come i nostri dirigenti, io li rispetto ed ognuno deve fare il proprio mestiere. Sapevo che c'era una possibilità, sapevo dal primo giorno che era difficile, ma non c'è nessuna delusione. Io voglio arrivare i miei, poi se arriva qualcuno sono felice. Non sto lì a fasciarmi la testa 'quello non arriva come faccio', la dirigenza sa chi mi piace e chi può essere funzionale. Da luglio non ho mai parlato con nessun giocatore fuori da questo gruppo, dobbiamo crescere tutti insieme. Io incluso". Partendo da Bologna: "Voglio vedere la stessa prestazione fatta ad Atene tranne gli errori individuali, ci sono stati errori arbitrali ma non dobbiamo attaccarci a questo. Dobbiamo essere bellli sveglie e stare sul pezzo, serve veemenza e rabbia". E magari i gol di Higuain: "Ho parlato con Gonzalo, il primo deluso dalla situazione è lui. Ma in questo momento deve darci esperienza e carattere, poi i suoi gol. Nella difficoltà, la priorità non sono le reti ma la sua leadership, il suo trascinare i compagni anche se qualcuno sbaglia. Poi le chiacchiere intorno a lui ci saranno sempre, non possiamo controllare tutto, ma gli ho detto che da parte di tutti c'è apprezzamento ma deve fare qualcosa in più. Bisogna concentrarsi sul fare le cose al cento per cento e con gli occhi avvelenati". Resta una ferita che sanguina l'eliminazione dall'Europa League: "La qualificazione ce la siamo giocata ad Atene, ma nelle altre 5 abbiamo fatto errori. Non ci deve essere solo il rammarico di Atene, anche se lì avevamo la partita in mano e giocata nel modo corretto.Vedere nel calcio moderno gente che piange nello spogliatoio è un segnale. Forse tutti i valori del calcio di 15/20 anni fa sono rimasti, e sono stato colpito da ciò. Il gruppo a livello umano ha valori, in tanti avevano le lacrime agli occhi. Questa deve essere una cicatrice per farci ricordare gli errori fatti. Non dobbiamo pensare troppo, bensì giocare con qualità sbagliando il meno possibile nelle prossime 4 partite nelle quali ci giochiamo molto". La buona notizia è che stanno rientrando diversi infortunati: "Conti è tanto tempo che sta con noi, quindi non lo considero un recente rientro. Serve buttarlo nella mischia ma è pronto. Musacchio e Romagnoli invece bisogna gestirli con attenzione. Sul polpaccio di Alessio non si scherza, non voglio che ci sia alcuna ricaduta. Si è allenato bene e vediamo domani se gioca. Mentre Mateo è reduce da un infortunio serio, serve la massima attenzione ma stanno bene fisicamente e non bisogna avere fretta. Occhio soprattutto a non perderli perché sono importanti per noi". Con Inzaghi, che pure rischia l'esonero, sarà uno scontro fratricida: "Chi fa questo mestiere sa che c'è sempre il rischio di esonero se non arrivano i risultati. Con tutto quello che abbiamo vissuto io e Pippo, non posso dimenticare nulla. Entrambi ci giochiamo molto, fa parte del lavoro, ma l'affetto, il rispetto e l'amicizia rimarranno per sempre". Lo sfogo di Ringhio si conclude parlando del suo futuro: "Ci sta, fa parte del mio lavoro. Rompete le scatole a me e non con i miei giocatori, sfogatevi su di me. Giusto che un allenatore come me venga messo in discussione dopo una sconfitta. Ma io difenderò sempre i miei giocatori, mi butterei nel fuoco per loro. Poi so bene che abbiamo scritto una pagina nera della storia del Milan. Ma non ci dobbiamo vergognare, chi ruba si deve vergognare".


Tags: bologna milan gattuso

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