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Fassone: Ecco che succede al Milan se l'Uefa non ci viene incontro

11/12/2017 10:29

Fassone: Ecco che succede al Milan se l'Uefa non ci viene incontro |  Sport e Vai

“Spero che Gattuso non sia un azzardo, per noi non è una scommessa. Non è un allenatore alle prime armi. Non è solo l'ex giocatore promosso in prima squadra da tecnico. Speriamo non sia un azzardo e che Rino possa avere successo in questo sogno che sta vivendo". L'amministatore delegato del Milan Marco Fassone, ha parlato a Radio Anch'Io lo Sport su Radio Uno dopo il successo sul Bologna: "Fuori dal tunnel? E' presto per dirlo. Mi aspetto un mese complicato a dicembre per il cambio di allenatore. Un cambio non produce miglioramenti evidenti nel breve. Abbiamo preso questa decisione perché abbiamo visto che eravamo troppo sgonfi rispetto al nostro progetto. Speriamo di avere avuto ragione”. La preoccupazione sul ritardo in classifica è evidente (“Pensavamo di avere 70 punti nelle gambe per arrivare in Champions, ma quelle più avanti vanno più forti”) ma lo è anche quella per l'accordo con l'Uefa: “E' importante ricordare che stiamo cercando di fare un patteggiamento volontario per non pagare sanzioni perché è impossibile soddisfare le richieste dell'UEFA. Ci sono un paio di richieste che sono impossibili da portare a termine. Il primo è quello di estinguere il debito prima del voluntary agreement e il secondo è relativo alle garanzie bancarie. E' lo spirito che dovrebbe preoccupare i nuovi azionisti. Auspichiamo che l'UEFA possa ascoltare il nostro voluntary agreement. Se così non sarà, chi arriverà dopo di noi sarà consapevole che la strada è impervia. Ma ancora siamo ottimisti in attesa della risposta. Cosa rischia il Milan senza il patteggiamento? Si rientrerebbe nella categoria dei club che non hanno rispettato le regole, con sanzioni e restrizioni sportive da rispettare negli anni successivi. Una cessione importante? Non arriverebbe in funzione di questi accordi. Se il Milan non dovesse raggiungere i ricavi sperati, in arrivo anche dalla Champions, allora dovremmo rivedere anche alcune strategie di mercato. La qualificazione all'Europa League comporta un abbassamento di 30 milioni dei piani finanziari, questo significherebbe avere 30 milioni in meno per fare mercato. Dunque potremmo anche decidere di cedere un giocatore per aumentare il budget mercato”. Si è parlato anche di nuovi soci e cambio di proprietà: “Per quello che posso sapere io dopo i colloqui con i proprietari, il progetto di Li e del suo gruppo cinese è estremamente lungo nel tempo. Può essere che in futuro, in base ai regolamenti del governo cinese, possano entrare altri soci cinesi. Ma non vedo nubi particolari nel futuro del club. Hanno fatto un investimento mostruoso, più di un miliardo, tra l'altro entrato per la maggior parte in Italia”. Si passa poi al mercato e all'accusa di acquisti sbagliati: “Li rifarei tutti, ciò non toglie che pensiamo di aver commesso un paio di errori. Qualcosina che non rifaremmo oggi, c'è, ma non mi riferisco ai giocatori. Ci sono alcuni che stanno performando sotto la propria qualità, ma ci sembra impossibile che i Bonucci e i Biglia, non possano tornare a rendere come in passato. Bonucci sta andando molto meglio. Paradossalmente, l'espulsione è stato un toccasana morale. Ha potuto sistemare il suo rendimento. In questo momento sta bene, è fisicamente in forma e mentalmente è tornato a essere un leader vero e riconosciuto dallo spogliatoio. E' molto vicino a tornare al Bonucci che conosciamo tutti. Ci sono state partite dove non abbiamo giocato bene, non possiamo nasconderci. Credo però che la squadra non sia debole e che abbia dei singoli forti. Ieri il Milan ha offerto almeno un'ora di ottimo calcio”.


Tags: milan uefa fassone

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