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Castillejo: Gattuso grida con tutti, non sta mai fermo

24/12/2018 17:00

Castillejo: Gattuso grida con tutti, non sta mai fermo |  Sport e Vai

Il Milan era nel suo destino, visto che da bambino era abbagliato dalla squadra rossonera. Samu Castillejo piano piano si sta ritagliando un suo spazio in questa stagione e a Dazn rivela: "Amavo giocatori come Maldini, Gattuso. Quella era una squadra che aveva vinto tutto. Ero piccolo, amavo il calcio e il Milan è una squadra che ho sempre seguito. Ho visto un Milan-Torino che finì 0-0 con rigore sbagliato da Gilardino. Ricordo tutto in modo bellissimo, lo stadio era impressionate e i tifosi incredibili per come sostenevano la squadra. Sono ricordi indimenticabili". All'inizio a Milano è stata dura: "Di sicuro non ho avuto molto spazio per mettermi in mostra in campionato, ma chiaro, posso dare di più. Per questo mi hanno comprato, Leonardo ha avuto fiducia in me e voglio ripagarlo. Non si è ancora visto il miglior Castillejo, quello di cui ha bisogno un giovane è la continuità, è giocare, è sentirsi in fiducia e vedere che le cose ti riescono e che alla fine il calcio che hai dentro viene fuori. Tutto questo deve ancora succedere e c'è tanto di me da vedere ancora". Ha un nuovo tatuaggio ("Mi sono tatuato il numero 7, quello che adesso porto sulla maglia. Mi sono tatuato tutti i numeri con cui ho giocato e così ho voluto fare anche con il 7". Numero che portarono in rossonero mostri sacri come Robinho, Pato e Shevchenko: "Da Robinho prenderei il dribbling, un giocatore fantastico nell'uno contro uno, da piccolo lo ammiravo tanto. Pato l'ho avuto come compagno, è incredibile il mondo in cui colpiva il pallone e la velocità che aveva. E poi è una gran persona. Shevchenko invece, aveva tutto. Ha vinto il Pallone d'Oro, ha vinto tutto con il Milan, un punto di riferimento per i tifosi. E' evidente che lui avesse tutto". Castillejo sa di dove miigliorare: "In tutto, Gattuso mi dice in tutto. Scherza molto con me, è un allenatore molto vicino ai giocatori e la cosa alla fine ti aiuta. Parla con tutti, grida con tutti. E' un allenatore sempre attivo e alla fine ti costringe a stare sempre sveglio, sul pezzo, mai fermo. E tutto questo aiuta noi giocatori". Infine ottimismo per la qualificazione in Champions: "Sicuramente sì, perchè siamo una squadra con una mentalità vincente, con giocatori forti, siamo un gruppo molto unito. Siamo una famiglia grazie al mister: è quello che ho ascoltato da lui sin dal primo giorno. E, alla fine, le squadre compatte e le grandi famiglie ottengono risultati".


Tags: milan gattuso castillejo

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