Matuidi: Sono un combattente ma ora sono più bravo anche tecnicamente

L'esperienza alla Juventus l'ha fatto crescere. Blaise Matuidi lo ha sempre detto e lo ripete anche in conferenza dal ritiro della Francia, chiamata a mostrare un gioco migliore dopo quello deludente nel successo contro l'Australia. Contro il Perù dovrebbe toccare a lui: “Accetto le decisioni del ct, è chiaro che resti male quando non giochi ma solo in 11 vanno in campo. Siamo una squadra giovane e ci serve più determinazione ed aggressività, il talento non basta. Dobbiamo essere umili, sappiamo di avere qualità ma conosciamo anche i nostri difetti. Del resto abbiamo visto le difficoltà che stanno avendo anche le altre favorite. Io sono un combattente, a me non potete chiedere che faccia un “sombrero” ma di lottare su ogni palla sì. Comunque ho migliorato a mia tecnica molto ed anche la conduzione del pallone. Sono sicuro che col Perù troveremo più spazi”. Il suo ruolo non è solo in campo: “Devo parlare con i giocatori e fare da portavoce del tecnico col gruppo, il collettivo è la cosa più importante”.

Stefano Grandi