Juventus: Perchè ad Allegri non si perdona niente e a Conte tutto?

Pesano le ultime due sconfitte, quella di Cardiff in Champions e quella in Supercoppa con la Lazio, certo, ma la valanga di critiche che sta travolgendo Allegri in questi giorni appare un po' eccessiva per le colpe del tecnico e per l'amnesia sui risultati (di ogni tipo) ottenuti in questi anni. A Conte si perdonava tutto, anche uscire subito dalla Champions quando di fronte c'erano Copenaghen e Galatasaray o fallire l'accesso alla finale di Europa League che si sarebbe giocata in casa a Torino, a Max non si riesce a perdonare niente. “Abbiamo già vinto il campionato delle critiche”, disse il tecnico bianconero a inizio anno, prima di vincerlo per davvero poi il campionato, il terzo di fila per lui. Lui che in finale di Champions c'è comunque andato due volte. Sì, ha perso ma contro Barcellona e Real Madrid, e comunque fin lì c'è arrivato. Che abbia commesso qualche errore è sicuro, sbagliano Ancelotti e Guardiola, Mourinho e Zidane, volete che non sbagli Allegri? Sembra però ingeneroso tanto accanimento nei confronti di Allegri. Forse perchè si fa paparazzare con Ambra? Perchè ha allenato il Milan in passato? Perchè non è “ruffiano”? Perchè ha litigato con Bonucci? I meriti di Allegri nei successi di questi anni non possono passare sotto silenzio: entrò in punta di piedi nel post-Conte, plasmò la squadra piano piano senza stravolgerla ma arricchendola dal punto di vista tattico, ha trovato il ruolo giusto a tanti giocatori (l'ultimo è Mandzukic ma anche l'utilizzo dei vari Dybala e Alex Sandro non va dimenticato), ha saputo gestire una rosa numerosa e qualificata provando a non scontentare nessuno, sa utilizzare il turnover intelligente come nessuno in Italia. E ha vinto tanto. E probabilmente continuerà a vincere. Ieri senza Tevez, Pirlo e Vidal, oggi senza Bonucci e Dani Alves.

Stefano Grandi