Juventus, basta difesa a 3: Allegri deve puntare sulle 5 stelle

Juventus, mai più difesa a 3

Errare umano, perseverare è diabolico. Il più classico degli aforismi serve a spiegare il cambio tattico scelto da Allegri che ha cambiato la semifinale di andata della Juventus permettendo alla Vecchia Signora di rimontare il Napoli vincendo per 3-1 il primo round.

JUVENTUS, ALLEGRI 1°TEMPO REGALATO Difficile sapere fino in fondo cosa Allegri volesse provare o dimostrare rimettendo in campo, nel primo tempo, la difesa a tre. Il risultato è stato deludente al di là degli episodi che pure hanno penalizzato oltremodo i bianconeri che hanno costruito un paio di occasioni gol ma hanno finito per subire il vantaggio ospite con Callejon al primo vero tiro in porta azzurro. Al di là degli episodi però la Juventus è sembra "vecchia", prevedibile, senza brio con il solo Mandzukic a provare a fare la differenza con l'appoggio di Asamoah mentre la catena di destra era quasi del tutto assente e non per colpa di Lichtsteiner. Al centro poi sia Khedira che Pjanic finivano per essere "assorbiti" indi annullati dal centrocampo del Napoli molto migliore in possesso palla e interdizione. Costringendo spesso e volentieri Bonucci al classico lancio lungo che pure è stato pericoloso.

5 STELLE FORZA DELLA JUVENTUS La musica è cambiata nella ripresa con una semplice mossa, anzi due. Rimettere Cuadrado e passare al modulo delle 5 stelle in campo. Una sorta di schiocco di dita che ha liberato anche l'estro di Dybala comunque ancora lontano parente di quello che faceva la differenza sempre lo scorso anno. L'argentino però, dopo Doha, è tornato a essere cecchino infallibile dal dischetto. Il resto, secondo i piano, o meglio secondo questo modulo, che come dice sempre Allegri dà ampiezza e respiro alla manovra, con la forza e il fiato di Mandzukic a sinistra, l'imprevedibilità e la velocità di Cuadrado a destra. Prova è il rendimento di Pjanic e Khedira che ha subito un impennata nella ripresa e ancor paradossalmente per un modulo così offensivo sulla carta, la difesa non ha sofferto più nè Insigne, nè Callejon, nè i subentrati Mertens e Pavoletti.

Insomma se più indizi fanno una prova, Allegri dovrebbe aver capito: la difesa a 3 è il passato, glorioso, della Juventus che ha vinto e dominato, ma ora serve qualcosa di nuovo, qualcosa in più. Cinque stelle per brillare in Italia e in Europa.

Luca Fusco