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Juventus, Allegri: Con l'Inter il primo snodo scudetto

17/09/2016 13:42

Juventus, Allegri: Con l'Inter il primo snodo scudetto |  Sport e Vai

Per Allegri è il primo snodo scudetto, ma l'impressione è che il tecnico della Juventus sia un po' troppo generoso con l'Inter. C'era una volta il derby d'Italia e c'è ancora, anche se il sale dei tempi d'oro sembra mancare in vista dell'appuntamento di domani pomeriggio a San Siro. Un'Inter preoccupata e acciaccata come mai nel pur non esaltante recente passato affronta una Juve che in campionato vola, anche se deve leccarsi le ferite dopo il deludente pari di Champions League. Ed è da lì che Allegri riparte. Il tecnico era apparso seccato per le critiche dopo la gara e spiega: “Era solo per riportare solo un pochino tutti con i piedi per terra, perchè non è che noi le vittorie le abbiamo già acquisite, le vittorie vanno acquisite sul campo, le partite vanno giocate, vanno combattute e nessuno ci regala niente, altrimenti passa un messaggio sbagliato. Poi che l'obiettivo della Juventus sia quello di vincere il sesto Scudetto perchè sarebbe una cosa straordinaria, diventerebbe leggenda, questo è normale, come cercare di vincere per la terza volta la Coppa Italia, cercare di vincere la Supercoppa e cercare di vincere la Champions. Dobbiamo avere un grande equilibrio all'interno di noi stessi, sapere che quest'anno sarà molto più difficile anche vincere lo Scudetto perchè ci saranno squadre agguerrite. Non è detto perchè la Juventus sulla carta è più forte che debba per forza vincere tutte le partite. E' impensabile vincere 52 partite di seguito. L'anno scorso ne abbiamo vinte 25 su 26, ma c'è stata un'interruzione in mezzo col Bologna”. L'Inter da affrontare domani sembra in crisi profonda ma Allegri è di tutt'altro avviso: “E' una partita bella, è il derby d'Italia, è il primo snodo dello Scudetto. Sappiamo che l'Inter non è quella vista in Europa League non è quella che ha giocato col Pescara domenica, perchè a Pescara ha rischiato molto. Domani è una partita dove ci sono 80.000 persone allo stadio, dove è  Inter-Juventus e dove ci sarà la grande voglia di rivalsa da parte loro, ma lo stesso da parte nostra. Loro perchè vorranno dimostrare di essere più forti e al pari della Juventus e cercheranno di vincere per avvicinarsi in classifica. Ripeto: noi sappiamo che per noi è uno snodo importante per il campionato". 

LA FORMAZIONE - Fa discutere il ruolo di Dybala, che sembra giocare molto più lontano dall'area: “Anche l'anno scorso si abbassava a giocare. Nel secondo tempo era più vicino all'area mercoledì. L'anno scorso faceva più gol ma poteva farne anche in queste ultime partite. Capita che un attaccante non riesca a fare gol". Poche anticipazioni sulla formazione ma di base c'è che tutta la rosa per il tecnico bianconero è e sarà fondamentale: “L'unico che gioca di sicuro è Lichtsteiner ed anche Khedira, dietro giochiamo a 3. Sicuramente ci sarà qualche cambio, perchè poi abbiamo un'altra partita mercoledì, a distanza di 48-72 ore ne abbiamo un'altra sabato e un'altra martedì. Abbiamo un ciclo importante, l'importante è che tutti siano a disposizione e si facciano trovare pronti. Domani è una partita importante e come sempre chi partirà dall'inizio e soprattutto chi verrà in panchina, è determinante e deve essere determinante, perchè non scordiamoci che la panchina non è una bocciatura ma è una scelta dell'allenatore che è qui per questo. E a marzo i campionato si vincono avendo le panchine giuste. L'anno scorso Lemina, Morata, Zaza, hanno portato dei punti importanti alla Juventus. L'anno prima è stato uguale".

LA STRATEGIA - C'è curiosità per vedere all'opera Pjaca ma Allegri sembra intenzionato ad usare la stessa strategia utilizzata con Dybala l'anno scorso, un inserimento graduale: “Sta crescendo molto come gli altri nuovi. A breve verrà sfruttato di più. Come lo stesso Cuadrado, devo fare delle scelte perché la Juve ha una grande rosa, soprattutto giovani importanti. Pjaca diventerà uno dei giovani più importanti nel futuro". Infine una riflessione amara sui fischi a Ciampi durante il minuto di silenzio che si sono sentiti a Bari: “Sicuramente hanno fatto uno strano effetto, visto il personaggio che è stato e quello che ha rappresentato per l'Italia”

Stefano Grandi


Tags: juventus inter scudetto allegri

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