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Juve-Napoli che vale lo scudetto è successo pochissime volte, eccole...

20/04/2018 10:12

Juve-Napoli che vale lo scudetto è successo pochissime volte, eccole... |  Sport e Vai

Juventus prima, Napoli secondo. Oppure il contrario. Un duello che si riaccende domenica all'Allianz ma a dispetto di una rivalità antica (quasi sempre a senso unico, con gli azzurri che hanno sempre “sofferto” di più lo strapotere bianconero) il vero paradosso è che, nonostante per i tifosi azzurri la Vecchia Signora sia la rivale di sempre, questa è solo la quarta (o quinta se vogliamo) volta che le due squadre lottano spalla a spalla per il titolo nella storia. Strano? Vero. Sessant'anni fa la prima volta. Un pirotecnico 4-3 per il Napoli, quello che va in scena alla giornata numero 29 del campionato 1957/58. La Juve arriva al San Paolo prima in classifica, ma i partenopei all'andata sono stati capaci di vincere 3-1 a Torino. La partita è una rincorsa continua: per due volte Stacchini (sopra il primo dei due gol) replica al vantaggio del Napoli, prima di Vinicio e poi di Brugola.  E non è finita: ancora Vinicio al 77' e Montico all'86' sono protagonisti del botta e risposta che porta lo score sul 3-3, prima del gol partita di Bertucco all'88'. Una vittoria di prestigio per il Napoli, ma lo Scudetto sarà della Juve: e sarà quello della Stella. Il Napoli di Vinicio nel 1974-75 fu quello che per la prima volta andò veramente vicino allo scudetto: a decidere fu il gol di core 'ngrato Altafini nello scontro diretto a Torino a poche giornate dalla fine, una rete che diede il successo per 2-1 ai bianconeri che alla fine vinsero il campionato per 2 punti (non c'erano i tre punti a vittoria) dopo una cavalcata emozionante con gli azzurri di Clerici e Massa che davano spettacolo (quasi come il Napoli di oggi). Poi anni anni anonimi per i partenopei che tornarono a sognare con la riapertura delle frontiere. L'allora dg Juliano prese Krol e con l'olandese volante e Marchesi in panchina, nonostante un avvio stentato, il Napoli iniziò a scalare posizioni fino al rush finale con la Roma di Falcao e la Juventus di Brady. A 5 giornate dalla fine tutte e tre erano in testa a pari punti e il calendario sembrava sorriderre proprio al Napoli che aveva tre partite in casa compreso lo scontro diretto con la Juve e due fuori abbordabili. Tutta la città si imbandierò a festa per settimana ma fu gelata due volte. Gli azzurri persero in casa contro il già retrocesso Perugia per 1-0 con un autogol di Ferrario al 1' di gioco e furono incapaci di rimontare, poi pareggiarono solo in casa con la Fiorentina. A rimetterli in gioco fu lo scontro diretto Juve-Roma (quello del celebre gol annullato a Turone per fuorigioco fantasma) finito 0-0 mentre il Napoli vinse a Como con gol di...Palo e tutto dipendeva da Napoli-Juventus al San Paolo. Pienone sugli spalti ma nuova delusione con successo bianconero grazie a un'autorete di Guidetti su tiro di Verza. La spuntò la Juve alla fine che vinse il titolo. Quando qualche anno dopo iniziò la fulgida era Maradona, la Juve era in calo. Il Napoli i suoi due scudetti li vinse lottando contro Inter e Milan, non contro i bianconeri e dall'addio di Diego non ha mai più veramente contato per il vertice. Di recente con Mazzarri in panchina ci fu un sussulto ma l'avversario era il Milan, che poi vinse il campionato, e non la Juve anche se nel 2012-2013 all'ottava giornata di andata e ottava di ritorno: la Juve e il Napoli sono, in quest'ordine, ai primi due posti della graduatoria di Serie A.  E sono due gare molto equilibrate: l'andata viene decisa a Torino da due reti in due minuti, verso fine partita: le firme sono di Caceres all'80' e di Paul Pogba due minuti dopo. Al ritorno, l'equilibrio si riflette anche nel punteggio: Juve avanti dopo 10 minuti con Chiellini, raggunta da Inler al 43'. Il match non si sbloccherà più, ma ai bianconeri, che vinceranno il campionato. Due anni fa il Napoli è stato sì anche al primo posto ed andò a giocarsi lo scontro diretto con la Juve a Torino da prima in classifica ma dopo quella sconfitta con gol di Zaza nel finale, calò vistosamente e nel girone di ritorno non fu mai un vero rivale dei bianconeri, chiudendo in seconda posizione ma staccatissimo. Stavolta il duello è tornato, testa a testa acceso. E probabilmente domenica sarà davvero decisiva. E comunque vada una delle due finirà prima e l'altra seconda.

Stefano Grandi


Tags: juventus napoli Zaza

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