Calciomercato Juventus: Per Cavani possibile il sacrificio Pogba

Si chiama Edinson Cavani il sogno proibito di calciomercato della Juventus. Un passione nata già due anni fa, quando un timido tentativo di sottrarlo al Napoli fu fatto e che in questi giorni sta riprendendo corpo. E’ una delle richieste fatte da Conte alla società per rimanere in bianconero e avventurarsi in una nuova sfida dopo tre scudetti di fila. Ha bisogno di stimoli l’allenatore bianconero ma più ancora di giocatori di qualità che possano far alzare l’asticella in Europa. Il Matador ha tutto per far felice Conte ma quanto è possibile realizzare questo desiderio? Il primo fattore che gioca a favore della Juve è la voglia del bomber di tornare al centro di un progetto: la coesistenza con Ibrahimovic al Psg non è stata facile, lo svedese è un accentratore e costringe Cavani a giocare largo, da punta esterna quando non da terzino avanzato. Un ruolo che Cavani, che col Napoli ha segnato più di 100 gol in tre stagioni, non ama. Sa e sente di poter fare di più l’uruguaiano che in azzurro era abituato ad avere campo libero là davanti. I problemi sono però convincere il Psg e reperire i soldi che occorrono, considerando che i francesi lo hanno pagato 62 milioni di euro e che l’ingaggio del giocatore supera i 5 milioni netti all’anno. La chiave è una sola: sacrificare Pogba. Si sa quanto Blanc stimi il centrocampista ex Manchester United e si conosce la valutazione di circa 70 milioni data al giocatore. La Juve potrebbe ritrovarsi Cavani con tanto di ingaggio ammortizzato se dovesse decidersi a dar via Pogba. Conte avrebbe preferito trattenerlo, sia chiaro, ma di fronte all’ipotesi Cavani farebbe buon viso a cattivo gioco. A conti fatti sembra più realizzabile questa operazione della soluzione Mandzukic, che il Bayern non ha alcuna intenzione di cedere. Con Cavani la Juve potrebbe decidere di mettere sul mercato Llorente e realizzare una plusvalenza da favola (è arrivato a parametro zero dal Bilbao) o di tenersi lo spagnolo per la panchina e rendere la rosa ancor più qualificata. Stefano Grandi