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Spalletti tra gioie (Rafinha), dolori (Gagliardini) e rimproveri (Icardi e Karamoh)

18/04/2018 08:57

Spalletti tra gioie (Rafinha), dolori (Gagliardini) e rimproveri (Icardi e Karamoh) |  Sport e Vai

Eccola lì l'Inter che voleva Spalletti, o almeno una versione che le si avvicina molto. Squadra che dialoga, che sa arrivare al tiro in tanti modi e che vivaddio segna. Il rotondo successo sul Cagliari ha il profumo della zona Champions e dà la sensazione di una squadra ritrovata in vista del decisivo finale di stagione. Il tecnico nerazzurro ha diversi motivi per essere soddisfatto e qualche ragione per preoccuparsi. La prima si chiama Gagliardini: per il centrocampista domani ci saranno gli esami approfonditi ma il rischio è che la sua stagione sia già finita: “Non mi ero accorto lì per lì del problema precedente di Gagliardini, quella cosa lì era sembrata strana non avendo mai avuto problemi del genere. Non ha la sensazione di chi ha provato già problemi del genere. Ci mancherà, perché noi non abbiamo trequartisti di grande fisico. Brozovic è un giocatore completo, che ha passo e gamba ma ci mette anche qualità nel coprire negli spazi. Con Gagliardini si abbina benissimo". La nota lieta è Rafinha: ”Lui sa stare in quella zona, da esterno può giocare solo negli ultimi 20 metri. E' bravo quando gli altri ripartono, a prenderti in anticipo quei 2-3 metri perché la giocata la anticipa e ha anche una buona tecnica. Sotto l'aspetto della determinazione è uno molto tecnico". Luci (molte) e qualche ombra invece per Karamoh e Icardi. Spalletti dà consigli al giovane esterno: “E' forte, dal punto di vista delle fiammate è uno che ti lascia lì. Dal punto di vista della collaborazione e del ragionamento, ha gli stessi connotati del giocatore di grande estro e diventa difficile ritrovarlo nella squadra. Yann è forte, non deve perdersi dietro a comportamenti sbagliati. Il tacco su Gagliardini? Non deve farlo, glielo hanno detto i compagni e Castan. Ha questa doppia qualità di giocare esterno e nel traffico, riesce a divincolarsi nello stretto e a fare cose importanti. Perde palloni banali a volte e deve migliorare nella finalizzazione, non ha una grande percentuale davanti alla porta. Ma lì ci si può lavorare". Infine il parare su Icardi: "Penso che un calciatore come lui non dovrebbe essere molto contento, e penso che anche lui la pensi così. Poi 25 gol sono tanti e lui sta imparando il fatto di venire ad accorciare la squadra, ha toccato più palloni. Chi dice che deve fare gol gli fa del male, se aiuta di gol ne fa il doppio; se invece resta lì per i difensori è comodo marcarlo, se viene ad aiutare o uno accorcia e si crea il buco o lui riesce ad attaccare. E' molto bravo in entrambe le cose, poi secondo me sul piano realizzativo non sia felicissimo per le palle che gli sono capitate, vorrebbe portare a casa tutti i numeri che gli scorrono davanti".

Stefano Grandi


Tags: spalletti Icardi Karamoh

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