Perisic, sveglia o perdi il posto

Nell'Inter del turnover, che sta riscoprendo protagonisti vecchi e nuovi, c'è ancora qualcuno che manca all'appello. Se Lautaro Martinez ha dimostrato di essere pronto e di aspettare solo un fischio, se Vrsaljko potrebbe addirittura giocare dal 1' al posto di D'Ambrosio domenica e se anche la vecchia guardia come Borja Valero e Candreva stanno rispondendo presente alla chiamata, senza sfigurare anzi, c'è chi ancora stenta a mettersi in carreggiata. Perfino Nainggolan, che sembrava tra quelli più in ritardo, ha cambiato marcia ma Ivan Perisic che fine ha fatto? Quello vero, per capirci. Il croato finora ha segnato due gol in stagione ed è sotto media ma non è solo la percentuale realizzativa a far avanzare qualche dubbio. Sotto il profilo del rendimento il croato è al di sotto delle aspettative: paga il post-Mondiale ed è comprensibile (anche se Brozovic, ad esempio, è già tornato al top) ma se lo scorso anno era impensabile un'Inter senza di lui ora la musica è cambiata. Anche senza voler ipotizzare una squadra a due punte ballare il tango argentino con Maurito e Lautaro, sugli esterni quest'anno Spalletti ha ampia scelta. C'è Keita che scalpita per avere una chance nel suo vero ruolo e non da falso nueve, ci sono Politano e Candreva che stanno rispondendo bene. Chiaro che prima di rinunciare a Perisic bisogna pensarci dieci volte ma Spalletti non può permettersi di guardare in faccia a nessuno: al di là della normale rotazione che coinvolge quasi tutti quando ci sono tanti impegni ravvicinati, il croato deve darsi una svegliata. L'Inter ha bisogno di lui ma meno di prima. E' Perisic che deve dimostrare di meritarsi un posto da titolare.