Lavezzi chiama, De Laurentiis non risponde: Pocho, vedi Napoli e poi... l'Inter

Ieri sera l'ammissione, subito dopo la sfida di Champions League giocata con il Paris Saint-Germain contro il Chelsea: "Dovessi tornare in Italia, Napoli sarebbe sempre la prima scelta". Oggi il nuovo affondo dell'agente, Alejandro Mazzoni, a Radio Kiss Kiss: "Il Pocho è stato chiaro, ha sempre il Napoli nel cuore. Ma per fare un matrimonio, bisogna essere in due". Ezequiel Lavezzi, insomma, chiama Napoli. Una strategia chiara, fin troppo evidente la sua. "Io ce la sto mettendo tutta", sembra voglia dire l'argentino nel lanciare di continuo i suoi appelli. "Se poi non dovessi tornare a Napoli, non dite che è stata colpa mia". In effetti, chi è arroccato sul no in questa vicenda è il presidente Aurelio De Laurentiis. Che già qualche settimana fa, per la verità, aveva detto di non gradire troppo "le minestre riscaldate". In mattinata, contattato subdolamente da Radio Marte da un finto giornalista, il patron del Napoli ha replicato: "Lavezzi? E che lo prendiamo a fare, se ha voglia di Napoli può comprar casa e venire a viverci, tanto i soldi ce li ha". La volontà del club azzurro, insomma, non sembra quella di svenarsi per accogliere il figliol prodigo, che negli ultimi tempi della sua militanza partenopea - peraltro - aveva chiesto a più riprese la cessione. Benitez - si sa - non ha mai nascosto la sua ammirazione per il Pocho, ma chissà se a giugno il tecnico spagnolo avrà ufficializzato la sua permanenza in azzurro. E allora, dove finirà Ezequiel lo scontento? L'Inter è sempre sulle sue tracce, la volontà di portarlo a Milano è rimasta inalterata e i contatti con l'agente restano frequenti. In fondo, per fare un matrimonio bisogna essere in due. E se il Napoli dovesse davvero dire di no, una squadra il Pocho la troverebbe comunque. Anche qualche chilometro più a nord.