Conte ha deciso su chi puntare nel rush finale: Pronti a ripartire

Eriksen ha convinto Conte

Eriksen per mesi è stato un oggetto misterioso da quando è arrivato all'Inter: da potenziale stella per tanto tempo è finito per l'essere la zavorra della squadra ma ora sembra davvero aver convinto Antonio Conte. La prova di Eriksen contro il Napoli - al San Paolo in coppa Italia è stato tra i migliori - ha fatto cadere gli ultimi dubbi: il centrocampista preso a peso d'oro dal Tottenham (20 milioni a gennaio nonostante si svincolasse gratis a giugno) sarà un punto fermo da qui alla fine della stagione per l'Inter.

Eriksen ha superato l'esame, per Conte si è ambientato

Eriksen sarà titolare domani sera, alla ripresa del campionato nel recupero contro la Sampdoria. Basta equivoci sul ruolo. Lo fa capire chiaramente Conte parlando alla vigilia a Inter tv: "Abbiamo cercato di lavorare per cercare di migliorare di più, studiando anche diverse soluzioni. Prendiamo Eriksen: ora si è totalmente ambientato. Sono contento di come abbiamo lavorato, abbiamo affinato conoscenze già apprese durante i mesi precedenti. Il nostro obiettivo è sempre quello di esaltare le caratteristiche di tutti i calciatori in rosa".

Erisken la chiave del cambio di modulo

Con Eriksen in campo l'Inter cambia modulo, si passa dal 3-5-2 al 3-4-1-2 ma Conte è tranquillo: "Noi abbiamo lavorato tanto per farci trovare pronti, ci aspetta un rush finale davvero impegnativo. Abbiamo sfruttato questo periodo per lavorare dal punto di vista fisico e tattico. Domani affrontiamo Ranieri che, oltre ad essere un ottimo allenatore, è anche un mio amico, che frequento spesso. Vincere domenica significherebbe andare a sei punti dalla prima con 12 partite da giocare: non è un distacco abissale. Ci vogliamo giocare il finale del campionato al massimo, senza preclusione e senza limiti".

Conte e la novità dei 5 cambi

Sulle novità come le partite a porte chiuse e le cinque sostituzioni Conte dice:"La nuova normativa sui cambi penso che sia giusta: giocheremo ogni tre-quattro giorni, il caldo sarà un fattore e perciò avremo bisogno di tutti quanti. Abbiamo lavorato anche da punto di vista, cercando di mischiare tutti i calciatori. Sono molto sereno: ognuno dei miei ragazzi sa quello che deve fare, sia se gioca dal primo minuto che se subentra a partita in corso. Per quanto riguarda i tifosi: ovviamente loro soffrono l'impossibilità di essere allo stadio e questa assenza pesa anche a noi. Ci auguriamo che questo periodo così complicato passi perché abbiamo bisogno di un ritorno alla normalità, abbiamo bisogno dei nostri tifosi nerazzurri. Il calendario fitto? La programmazione di un match alle 21:45 impone una organizzazione attenta della giornata nelle sue varie fasi, tra colazione, pranzo e break. Avremo 13 partite ravvicinate e abbiamo anche deciso che i giocatori non staranno in ritiro ma dormiranno nelle loro case, con il ritrovo il giorno partita: all'estero è un metodo consolidato".