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Calciomercato Inter, Mazzarri: De Boer? Guardate i risultati che ho fatto

14/12/2013 14:15

Calciomercato Inter, Mazzarri: De Boer? Guardate i risultati che ho fatto |  Sport e Vai

Tanti pensieri si affollano nella testa di Mazzarri alla vigilia di una sfida particolarmente sentita. C’è da pensare al calciomercato perché il tecnico interista è stato chiaro: per centrare la Champions bisogna spendere, c’è da far fronte alle voci che vorrebbero Thohir pronto a sostituirlo con De Boer, c’è da giocarsi una partita delicatissima contro quel Napoli che fa parte del suo passato recente. Mazzarri non ci sta però a sentire di gelo tra Thohir e Moratti né dell’ipotesi De Boer: "Mi viene da sorridere... Siamo alla vigilia di due partite importanti e veniamo da due pareggi. Ho esperienza da vendere nel mondo del calcio. Ma non ho percepito nulla, anzi, ho percepito il contrario. Ho sentito con le mie orecchie quello che ci diamo all'interno su questi due argomenti. Sono assolutamente illazioni atte a creare problemi in questo momento dentro il nostro staff. Pensiamo al campo, siamo però in netta armonia e sintonia in tutto. Non c'è da aggiungere altro". Di De Boer ne hanno però parlato i giornali: "Io so cosa ci diciamo in società. Il presidente non mi ha mai detto nulla. Poi, a tutti, dico di guardare il gruppo che ha finito l'anno scorso e di guardare i numeri. Sapete come tutti mi hanno accolto in ritiro. Sono cose constatabili. Guardate i punti fatti con lo stesso gruppo che ha finito l'anno scorso. E' cambiato l'allenatore, e vedete cosa ha fatto questa squadra valutando a partire da gennaio in poi. Sia la società che tutti possono fare queste valutazioni". All’Inter però, nonostante l’ultima stagione drammatica, sono abituati a vincere: "E' un anno diverso, zero, perché c'è stato pure il cambio societario. Com'è stato fatto l'anno scorso? La gente valuta anche il momento oltre che la storia. Le milanesi, che da sempre sono all'avanguardia nel mondo, stanno facendo valutazioni diverse guidate anche dalla situazione economica. Le aspettative quali sono? Vedevo gente per strada che mi chiede l'Europa, questo significa che si capisce il momento, sono rimasto molto colpito da questo. E ora siamo lì, pronti a lottare. Ma la gente già sapeva che non sarebbe stato facile. Poi siccome la squadra ha fatto qualcosa in più rispetto a quanto ci si aspettava, si sente del fermento intorno. Io continuo a dire quanto ci siamo detti quest'estate, ma di base comunque non mi accontento mai. Alla fine faremo le dovute conclusioni in base ai parametri detti prima, cioè pensando da dove siamo partiti. E a questo aggiungeremo le scelte della società". Poi per chiarire il concetto aggiunge: “Ho capito e percipito in questi giorni che più fai e più si alza l'asticella. Invece bisogna avere la giusta considerazione delle cose, senza pretendere sempre di più perché altrimenti ci facciamo male. L'anno zero, quando c'è una linea chiara di intenti, io la porto avanti. Basta che siano informati i tifosi, che sono la parte più importante del nostro ambiente. E' questo l'anno zero". Si passa allora al Napoli:  “Quattro anni non è facile dimenticarli, è ovvio che la mente ricordi certe sensazioni perché ho tanti bei momenti passati lì. Però preparo al meglio i miei ragazzi, cosciente di sapere delle difficoltà che affronteremo domani, di ciò che potrà succedere sul campo. Voglio fare bene l'ultimo allenamento e dare più input ai miei calciatori. L’accoglienza del San Paolo? Il Napoli ha tanti tifosi, molti verranno allo stadio. Le persone intelligenti ed equilibrate sanno riconoscere i meriti o i demeriti delle persone. E vale anche per De Laurentiis. Non mi piace parlare tanto, preferisco fare le giuste valutazioni tra rendimento della squadra e valore della squadra che l'allenatore allena. Il resto non mi interessa". Mazzarri rivela di aver pensato anche ad un cambio di modulo: "Lo avevo fatto, avevo avvertito i ragazzi anche perché un cambio modulo prevede comunque dei calciatori in crescita con i tasselli giusti ben ingranati. Abbiamo delle conoscenze per fare un modulo durante l'allenamento magari da fare a gara in corso". Conoscere i giocatori azzurri può essere un vantaggio: "Dopo 2-3 partite, al di là che li abbia allenati o meno, si conoscono tutti i calciatori con tutti gli osservatori che ci sono... Quei ragazzi li ho preparati io, sanno cosa fare perché ne parlavamo molto. E' un vantaggio o uno svantaggio, facciam finta che siamo alla pari...".  L’ultimo pensiero è per Rolando, che sta diventando una pedina importante: "E' l'unico giocatore della rosa, a parte Juan Jesus, che può giocare pure a sinistra. Lo conoscevo, l'ho avuto con me, quest'anno gli ho dato molta più fiducia rispetto al Napoli. Può fare bene in tutti i ruoli, in base anche alle contrapposizioni che studierò. E in base anche alla forma dei ragazzi che ho a disposizione". 

Stefano Grandi


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