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I mali della Ferrari e la voglia di rifarsi: in Ungheria per la svolta

17/07/2016 18:30

I mali della Ferrari e la voglia di rifarsi: in Ungheria per la svolta |  Sport e Vai

A secco di vittorie, lontana dai rivali in classifica, ora anche un po' sfiduciata: la stagione della Ferrari non è mai decollata, ma ora rischia di prendere davvero una piega calante. Doveva essere l'anno del rilancio, della sfida da lanciare alle Mercedes, della grande lotta tra Vettel ed Hamilton per il Mondiale. Invece Lewis il titolo se lo sta giocando col compagno di scuderia e le Rosse sono state raggiunte, se non superate, dalla Red Bull. Gli austriaci, addirittura, un Gran Premio l'hanno vinto, a Barcellona col ragazzino Verstappen, mentre gli esperti Vettel e Raikkonen sono rimasti a secco. 

Certo, in alcune occasioni una piega determinante l'ha avuta indubbiamente la malasorte, ma in altre - come in Canada - non hanno pagato alcune scelte strategiche discutibili e sbagliate. La Ferrari soffre troppo con alcuni tipi di gomma e, rispetto al passato, per aumentare la potenza ha dovuto accontentarsi di una minore affidabilità. Le frasi di Arrivabene e di Raikkonen - "In Ungheria per vincere" - assomigliano tanto a parole di circostanza. A proposito: corretto puntare ancora una volta su Kimi per il futuro? Certo, il finlandese il suo lo sta facendo, addirittura in classifica è davanti a Vettel, ma non sarebbe stato il caso per sviluppare meglio la vettura in vista del 2017, puntare su un giovane talento?

E Marchionne poi, con chi se la prenderà adesso? Due anni fa Montezemolo fu mandato via in malo modo per i risultati deludenti, Marchionne si impegnò in prima persona garantendo risultati, vittorie e titolo mondiale in breve tempo. Bene, finora la missione è stata un mezzo fallimento. Ma c'è ancora un po' di tempo per rimediare. A cominciare dal Gp d'Ungheria.


Tags: ferrari raikkonen vettel sergio marchionne

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