Hamilton furioso con i giornalisti, minaccia silenzio stampa

HAMILTON GIORNALISTI SILENZIO STAMPA -

Nel calcio è diventata più una regola che un'eccezione: quando le cose non vanno come dovrebbero o quando si leggono e si ascoltano parole che non piacciono ecco che scatta il silenzio stampa ma nella Formula 1 è una rarità. Ecco perchè il minacciato “sciopero di parola” paventato da Lewis Hamilton dopo le qualifiche del gp del Giappone fa scalpore.

HAMILTON GIORNALISTI SILENZIO STAMPA CRITICHE – Tutto parte dalla conferenza di giovedì, quando il britannico della Mercedes si era attirato le critiche di parte della stampa, soprattutto quella di casa sua, per l'atteggiamento piuttosto spocchioso mostrato nel tradizione appuntamento con i media. Il campione del mondo in carica era apparso distratto, irrispettoso dei suoi stessi colleghi e più impegnato a parlare e a messaggiare col suo telefonino che ad altro. I commenti dei giornali non sono stati teneri ma ad Hamilton non sono piaciuti così – complice forse anche il nervosismo per un Mondiale che sta prendendo la strada del suo compagno-rivale Rosberg – ecco che il pilota della Mercedes oggi nella conferenza ufficiale è andato giù duro. Dopo le parole di rito dette alle tv subito dopo le qualifiche, a Suzuka Hamilton si è seduto ed ha attaccato senza peli sulla lingua: “I sorrisi sui vostri volti probabilmente tra poco non ci saranno più, oggi non sono qui per rispondere alle vostre domande. Con il massimo rispetto, ci sono molti di voi qui che mi hanno sempre rispettato, e so bene chi sono. Ce ne sono altri, purtroppo, che spesso approfittano di certe situazioni. L'altro giorno mi sembrava di aver fatto una cosa scherzosa, e se sono stato irrispettoso non era certo l’intenzione.Purtroppo ci sono alcune persone qui presenti che non centrano nulla – ha proseguito Lewis – e la decisione che ho preso influirà anche su di loro, ed è per questo che vi metto al corrente di quanto ho deciso con il massimo rispetto. Ma non ho intenzione di essere qui molte altre volte”.

Stefano Grandi