F1, Hulkenberg raggiante: “Non ci aspettavamo di andare così bene”

Quando sfiorare il podio ed arrivare quarti non equivale alla medaglia di legno. Ha poco da rammaricarsi Nico Hulkenberg per la quarta piazza conquistata in Corea, per la sua Sauber  è stata la miglior prestazione dell’anno e per lui il miglior risultato in carriera. Comprensibile la sua soddisfazione, esternata ad Autosport, come si legge su F1passion: “Abbiamo spinto oltre il limite. In teoria non avremmo dovuto trovarci davanti a Mercedes e Ferrari, ma siamo riusciti a mettere insieme tutti i dati raccolti durante le prove per essere velocissimi nei punti più importanti del tracciato. Certo, non ci aspettavamo di andare così bene. Il nostro obiettivo era quello di difenderci dalle McLaren anche se sapevamo che probabilmente Raikkonen e Webber sarebbero risaliti dalle retrovie. In ogni caso, si è presentata un’opportunità e l’abbiamo sfruttata.. È stata davvero una gara durissima, lunga e con tanta tanta pressione. Quando dietro di me è arrivato Lewis non eravamo certi al 100% che saremmo riusciti a restare in quarta posizione, ma la trazione in uscita dalla prima curva era fenomenale e avevamo una velocità di punta impressionante. Questo, in combinazione con la decisione di utilizzare tutto il KERS nel lungo rettilineo prima della curva 3, ha impedito loro di sorpassarmi”. Hulkenberg ha dato prova di carattere e personalità nel duello con Hamilton: “Quando sei in bagarre, devi imparare a conoscere i punti deboli dei tuoi avversari e adattarti di conseguenza. Nel primo settore era fondamentale uscire bene dalla prima curva e sfruttare la trazione per avere una buona velocità nel secondo rettifilo. Se gli avessi chiuso la porta alla prima curva, non avrei potuto sfruttare al meglio la macchina in accelerazione e probabilmente Lewis mi avrebbe sorpassato alla piega successiva. Certo, non è stato facile restare calmi perché la Mercedes andava fortissimo nel terzo intermedio e talvolta io e Lewis eravamo davvero attaccati. Ogni volta che si spostava fuori dalla scia, però, vedevo che non riusciva più ad avanzare”.

Stefano Grandi