Anche Horner contrario a regole su comunicazioni via-radio: Spazzatura

“Rubbish”. Cioè spazzatura. Così Christian Horner, ovvero il responsabile Red Bull, ha definito le regole sulla restrizione delle comunicazioni radio che hanno portato a stravolgere la classifica del Gp di Silverstone di F1. Nonostante la penalizzazione per Rosberg, che ha retrocesso il tedesco della Mercedes al terzo posto a favore di Verstappen, per Horner non ci sono dubbi. Il suo team ha avuto un vantaggio dalla situazione ma questo non legittima la bontà della regola: “Per me non ha senso, però le regole sono regole. Queste regole però sono spazzatura”. Anche la Ferrari è sulla stessa linea: "Perdere la leadership del Mondiale perché un messaggio radio è vietato mi pare assurdo — è la tesi di Maurizio Arrivabene —, anche le comunicazioni fanno parte dello spettacolo. Non voglio regalare un assist a Nico ma qui siamo passati dal tutto libero al non dire nulla e mi sembra eccessivo". Dopo che a Zeltweg Sergio Perez ha sbattuto con violenza perché la Force India non aveva ottenuto l’autorizzazione ad avvertirlo di un eventuale guasto ai freni, i team erano tornati nei giorni scorsi alla carica con la Fia per ottenere maggiore libertà o chiarezza. Ieri poi il caso-Rosberg: nel finale della corsa la Mercedes prima ha comunicato a Rosberg di "chassis problem number one", quindi "default", messaggi che i commissari hanno giudicato conformi al regolamento, poi quando il tedesco ha chiesto direttamente che cosa dovesse fare, è stata ancora più esplicita "non usare la settima marcia". Ed è stato questo il messaggio proibito che ha fatto scattare l’inchiesta e poi la penalizzazione di 10 secondi. Il team campione del mondo ha deciso di presentare appello.