12/09/2016 11:07
Il gesto di Colin Kaepernick, il quarterback di San Francisco che aveva manifestato il suo dissenso durante l'esecuzione dell'inno nazionale per le violenze della polizia sugli afroamericani, fa proseliti. Diversi i giocatori che, nel corso dell'ultima giornata del campionato Nfl, si sono uniti alla protesta. Tra i Miami Dolphins, Arian Foster (giocatore impegnato ed attivista), Kenny Stills, Michael Thomas e Jelani Jenkins si sono messi in ginocchio durante l'esecuzione dell'inno prima dell'inizio della loro partita a Seattle. Marcus Peters dei Kansas City Chiefs ha invece sollevato il pugno, in un gesto reso celebre da Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi del Messico del 1968. Jurrell Casey, Jason McCourty, Wesley Woodyard, dei Tennessee Titans hanno fatto lo stesso. Devin McCourty e Martellus Bennett, dei New England Patriots, hanno pure alzato il pugno, ma solo dopo la conclusione dell'inno. Giovedi scorso, in occasione del primo anticipo di giornata, Brandon Marshall dei Denver Broncos si era messo in ginocchio. Gesti analoghi a quello di Kaepernick sono stati adottati anche da diversi giocatori delle squadre universitarie.