Ciclismo, patron IAM lancia l'allarme: "Senza sponsor futuro a rischio"

Nubi si addensano sul futuro sportivo della IAM Cycling. A lanciare l'allarme il proprietario e direttore Michel Thétaz in un'intervista a VeloNews in cui ha detto di poter chiudere la squadra, arrivata nel World Tour, se non dovesse trovare un co-sponsor per la prossima stagione.

"Ho sempre detto ai ciclisti e al personale che deciderò a metà maggio - ha detto Thétaz - Prenderò tutto in considerazione. In teoria, si potrebbe anche fermare la squadra. Ma potremmo anche continuare per 20 anni. Dobbiamo essere realistici. Ci vogliono un sacco di soldi per competere nel World Tour ma questo non è un problema. Ho sempre detto che dobbiamo continuare a progredire. In caso contrario, si tratta di soldi buttati via di uno sponsor".

Quindi il patron IAM ribadisce: "Voglio trovare un co-sponsor e ottenere credibilità e visibilità per la squadra. Vogliamo vincere. Siamo andati vicini ad alcune grandi vittorie, ma abbiamo bisogno di risorse per ottenerle. Le grandi squadre hanno budget intorno ai 20 milioni di euro. Noi ci sono classificati 12simi nel WorldTour, ma se avessimo un sacco di soldi, 20 milioni, allora potremmo essere lì con i top team. Sono orgoglioso dello spirito della squadra. Fanno meglio di alcune grandi squadre con un bilancio più alto del nostro - ha aggiunto Thétaz che ha citato il risultato di Heinrich Haussler, sesto alla Parigi-Roubaix oppure Mathias Frank, nella top 10 del Tour de France 2015: "Erano 17 anni che non avevamo uno svizzero nella top ten al Tour".