13/11/2017 17:06
Ritiro del libro e scuse immediate. E' quanto richiesto da Fabian Cancellara, tramite il suo agente Meier, dopo le accuse di doping elettronico fatte da Phil Gaimon nel suo libro, edito dall'americano Penguin Random House. Nella sua autobiografia "Draft Animals" Gaimon afferma che Cancellara aveva fatto uso di doping motoristico nel 2008 (vittoria Milano-San Remo) e nel 2010 (vittorie Parigi-Roubaix, Fiandre Tour). "Se guardate il filmato, l'accelerazione di Cancellara non sembra naturale, come se avesse problemi a rimanere sui pedali, probabilmente aveva un motore ", scrive nel suo libro. L'allora meccanico di Cancellara, Rune Kristensen (Dä), ora al servizio della Quick-Step, difende il Bernese. "È semplicemente impossibile ingannare con un motore elettrico. Se ci fosse stato un motore sulla bicicletta, l'avrei scoperto”. Kristensen ha smentito anche la illazioni di Gaimon che sosteneva che le biciclette di Cancellara erano separate da quelle dei colleghi: "Le bici di Fabian sono state trattate come tutti gli altri, quindi è impossibile che ci potesse essere nascosto dentro qualcosa”.