Juve: Col Bayern serve l’impresa, ricordando quel gol di Del Piero

Chissà se Massimiliano Allegri, oltre a torchiare la squadra e a dover ridisegnare tutti gli schemi per le tante assenze, non abbia anche fatto vedere ai giocatori il filmato del 3 novembre 2004, quando un gol di Del Piero regalò alla Juventus la vittoria sul campo del Bayern in Champions. Servirà un’impresa simile ai bianconeri per centrare i quarti dopo il 2-2 dell’andata a Torino, infatti. Ha trovato la neve e un pizzico di sfortuna la Juve a Monaco, in attesa della gara di domani (diretta gol su sportevai.it www.sportevai.it/diretta/Bayern%20Monaco-Juventus_24). Oltre a Chiellini mancheranno anche Marchisio (problema muscolare al polpaccio sinistro con una lesione di primo grado del soleo. La prognosi è di 20 giorni) e soprattutto Dybala (edema da sovraccarico del soleo sinistro, potrebbe recuperare per il derby con il Torino di domenica).

LA FORMAZIONE - Tre assenze pesanti che porteranno Allegri a schierare una difesa a quattro, con Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci ed  Evra davanti a Buffon, un centrocampo con Pogba nuovamente nell’insolito ruolo di mezzo-sinistro con Cuadrado a destra e Khedira- Hernanes in mezzo mentre davanti l’unica certezza è Morata con Mandžukić non al meglio ma che verrà rischiato. Guardiola, dal canto suo, deve fare a meno solo di Boateng (problema all’adduttore) e  Badstuber (infortunio alla caviglia) e schiererà la formazione-tipo con il consueto 4-2-3-1: Neuer; Lahm, Kimmich, Alaba, Bernat; Vidal, Alonso; Robben, Müller, Costa; Lewandowski. I pronostici sono tutti a favore dei tedeschi ma la Juve ci crede e ha già dimostrato lo scorso anno di poter arrivare fino in fondo in Champions League.

PARLA POGBA – Un’ambizione che ha la faccia grintosa e i piedi fatati di Paul Pogba. Il centrocampista compie 23 anni e a Fifa.com spegne desideri e candeline: “Quando si hanno obiettivi importanti, nella vita o nel lavoro, devi essere in grado di sopportare tante responsabilità. Il mio sogno è avere una grande carriera, per cui se voglio realizzarlo devo adattarmi in fretta a questa situazione. Sto piano piano facendo esperienza e ho la fortuna di essere stimato in nazionale. Do tutto per la maglia della Francia e per il mio Paese e non è un problema accettare la responsabilità  che ne deriva, mettendo in campo il massimo impegno". Pogba aveva appena 5 anni quando vide in tv i Bleus conquistare la Coppa del Mondo, battendo in finale il Brasile. "Ronaldo era il mio idolo, è lui che mi ha fatto innamorare del calcio. La sua tecnica, il suo passo e il fiuto per il gol, ma anche la varietà delle sue giocate, erano qualcosa che ammiravo. E ovviamente c'era Zidane, un'icona francese, qualcuno che non dimenticheremo. Chiunque lo rispetta e lo ammira e noi tutti vogliamo eguagliare quello che ha fatto in carriera".