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Champions, Juve, Buffon: Sarebbe una gioia diventare il più anziano vincitore

02/06/2017 17:25

Champions, Juve, Buffon: Sarebbe una gioia diventare il più anziano vincitore |  Sport e Vai

Il portiere che sogna il Pallone d'oro e il terzino dei record. Sono Buffon e Dani Alves a presentare in conferenza stampa da Cardiff la finale di domani tra Juventus e Real Madrid. Il n.1 bianconero confida nei suoi tifosi:  "Percepiamo la spinta e l'entusiasmo dei nostri tifosi, questa dovrà essere la forza che ci possa dare energie in più per controbattere e resistere alla foga del Real. Ci saranno delle difficoltà durante la partita". Buffon potrebbe centrare un nuovo record vincendo la coppa: “Diventare il più anziano vincitore della Champions mi provocherebbe gioia perché sai cosa hai dovuto mettere sul campo per arrivare qui. Non c'è cosa più bella di ottenere un premio dopo il lavoro svolto insieme ai tuoi compagni”. L'emozione c''è: “Cristiano Ronaldo è un modello per chiunque si avvicina allo sport, però devo dire che a 39 anni non pensavo di avere ancora da imparare. Dani invece mi ha fatto capire, solo con delle parole, come fanno giocatori come lui, Messi o Cristiano Ronaldo a vincere ed avere ancora fame. Avevo spedito un messaggio a Dani appena arrivato, mi aveva detto che sarebbe riuscito a mostrarmi il modo di vincere la Champions. Per me è stata una vera rivelazione, non tanto in campo quanto nel dietro le quinte, e questo determina molto di più. Per questo c'è tanta fiducia, ma con la giusta dose di umiltà perché giochiamo con una squadra che ha un feeling per la vittoria in finale, al contrario nostro. Ma gli opposti si attraggono, vogliamo cambiare la storia. Ho emozioni simili rispetto alle precedenti finali". Battere Ronaldo signicherebbe mettere le mani anche sul Pallone d'oro: “Penso che i paragoni tra me e CR7 servono a stimolare la fantasia di tutti per scrivere anche degli articoli belli e di qualità, non ho la sfacciataggine per fare questo paragone, anche perché abbiamo ruoli completamente diversi. Io non posso far altro che non prendere gol, lui invece può decidere molto di più, il paragone mi fa piacere ma non intacca il mio equilibrio. Ritengo gratificante il discorso per il Pallone d'Oro, ma è secondario. L'unica cosa che conta è vincere domani. Il paragone con Keylor Navas è più consono, è una sfida meno impari e sicuramente Navas ha vinto più coppe campioni di me. Dal mondiale 2014 sta facendo cose straordinarie, giocare un anno al Real può capitare a tanti, confermarsi capita a pochi e lui lo ha fatto". Gigi si sente sereno nelle ore di vigilia: " Come le altre vigilie la notte non ho problemi, faccio più fatica il pomeriggio e lascio qualcosa sul letto ma cercherò di recuperare tutto sul campo. Il tetto chiuso è una cosa normale, la motivazione non si sa bene quale sia se per misura di sicurezza o pioggia, ho già giocato con il tetto chiuso con l'Ajax e nel 2002 al mondiale e non c'è grande differenza. Per preservare lo spettacolo va bene così. Probabilmente le emozioni che posso provare saranno sicuramente diverse da quelli di altri più giovani o rispetto a chi ha già vinto questa competizione, io non ho 4-5 anni di calcio davanti a me e per questo sarà una partita speciale per me, intendo però giocarla senza nessun tipo di rimpianto.  Dani Alves non sta nella pelle: “Penso che è molto speciale vivere questi giorni, poter stare al fianco di grandissimi giocatori e giocare un'altra finale di Champions League con un pubblico mondiale. Sono un privilegiato ad esser qui, devo sfruttare il momento indipendentemente dal mio avversario, voglio una notte speciale. Non penso di essere più importante di altri perché ho già vissuto questo momento, il passato fa parte della storia e devi lavorare giorno dopo giorno per scrivere nuove pagine di questa storia. La mia vita mi ha portato qui con la Juve, sono 21 anni che la Juventus cerca questo sogno e un giocatore della grandezza di Gigi non può non avere questo trofeo in bacheca. Non vincere la Champions non cambierebbe nulla per la sua storia, ma sicuramente sarebbe un ulteriore premio per lui. Per me invece sarebbe un grande onore poter vincere un trofeo così importante al fianco di Buffon, per noi è un'opportunità molto molto importante e cercherò di fare di tutto per ottenerlo”. Il terzino non sente la tensione: “Io dormo benissimo come sempre, il consiglio ai miei compagni è dormire a loro volta perché poi la sera bisogna lavorare sodo. Non sono nessuno per insegnare a persone di grandi esperienza come i miei compagni, loro hanno vinto trofei importanti. Io credo di essere un eterno apprendista, un principiante che cerca di imparare tanto dai miei colleghi. Questa è la forza del nostro gruppo, condividiamo il nostro vissuto, mettiamo in comune le nostre forze per ottenere il risultato. Abbiamo giocatori di grande qualità individuale, ma la nostra più grande forza è la squadra e questo dovrà essere superiore all'avversario"

Stefano Grandi

 


Tags: juventus buffon dani alves

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