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Torres rinato a Madrid: Atletico casa mia, voglio un altro double

10/04/2015 15:37

Torres rinato a Madrid: Atletico casa mia, voglio un altro double |  Sport e Vai
Al Milan era un oggetto misterioso: lasciato il Chelsea, dove non aveva mai reso secondo le aspettative, Fernando Torres sperava di rinascere in Italia ma ha dovuto aspettare il trasferimento al “suo” Atletico Madrid a gennaio per tornare il Nino del gol di qualche anno fa. Intervistato dal sito dell’Uefa il bomber spagnolo prova a raccontare il suo rapporto con la maglia dei colchoneros: “Non è qualcosa che si può spiegare – ho tifato per questa maglia da quando ho dato i primi calci a un pallone. Sono stato fortunato a essere stato scelto dall'Atlético a dieci anni. Abbiamo vinto il double – campionato e coppa [nel 1995/96] – e ricordo che sono stati momenti incredibili. Poi sono arrivati periodi abbastanza anonimi, in cui siamo persino retrocessi in seconda divisione. Ma con la speranza e la passione dei tifosi siamo riusciti a uscire insieme da questo momento negativo. In una squadra cresci e maturi come persona. Il club ti insegna i propri valori, e tu impari a seguirli e a difenderli giorno dopo giorno, anche al di fuori dal campo. È tutta una questione di fatica, sacrificio, lotta e fede. Questi aspetti mi hanno molto aiutato nel corso della mia vita. Ho sempre sentito quando ero all'estero che sarei ritornato a casa, ecco perché partire e poi tornare è stato per me molto semplice”. Il vero leader dell’Atletico è il tecnico Simeone: “Il suo carattere che aveva da giocatore e quello che ha adesso da tecnico guidano la squadra. Lui sa bene che siamo una squadra che ha bisogno di essere guidata. Lui conosce i nostri punti deboli e i nostri punti di forza, ma è soprattutto sulle debolezze che ci concentriamo di più per migliorarci. Era una cosa che faceva da giocatore, da compagno e da capitano, e adesso lo fa da allenatore. Non abbiamo la scelta che hanno Real Madrid, Barcelona, Bayern o Chelsea – noi non possiamo permetterci di perdere punti o metterli da parte per il prosieguo della stagione. Noi siamo una squadra che gioca sempre al limite. È così che Simeone giocava quando era in campo, ed è così che era la prima volta che l'ho conosciuto. Da allenatore è esattamente com'era in campo. Come obiettivi vorrei giocare tante partite, fare molti gol e godermi questo mio secondo periodo qui, nella mia casa, con la maglia dell'Atlético. Spero di provare le stesse emozioni della mia prima volta qui – quando l'Atlético ha vinto il double”. Stefano Grandi  

Tags: milan torres simeone aletico madrid

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