Parma, Donadoni: Cassano non è fuori rosa, poi decide la società

Continua il caso-Cassano in casa Parma. Il club avrebbe negato l’esistenza di una lettera di messa in mora da parte del giocatore ma l’atmosfera è tutt’altro che serena. Ha provato a far chiarezza Donadoni che ha spiegato: "Cassano è un giocatore di questa rosa, poi se la società prenderà un'altra decisione ne prendo atto, ma le decisioni tecniche dipendono esclusivamente dal sottoscritto. Che il giocatore sia a disposizione mi sembra un fatto del tutto normale. Non è fuori rosa Questo non l'ha detto nessuno. Non devo chiarire qualcosa che qualcun altro dice: se un giornale scrive che Donadoni è fuori rosa - o che Donadoni è esonerato - e il presidente non mi dice nulla... ciascuno è libero di scrivere ciò che vuole, ma io non devo giustificare quello che esce sui giornali. Non ho messo fuori rosa nessuno, ho il mio gruppo e decido in base agli allenamenti: non devo dire nulla in più di questo. Il resto non mi riguarda assolutamente. Non mi interessa blindare lo spogliatoio, mi interessa solo ottenere il risultato, fattore che passa dalla maturità e dalla coscienza di ognuno di noi, della situazione attuale. Ognuno è libero, è padrone del proprio destino e delle proprie scelte. Io voglio lottare fino in fondo, e sono sicuro che anche i giocatori lo vogliono. Non vedo perché non dovrei”. Domani c’è il Cesena, forse l’ultima spiaggia per sperare ancora in un miracolo:"Ho detto ai ragazzi che abbiamo fatto un pessimo girone d'andata. A Cesena, all'andata, abbiamo perso perché non l'abbiamo interpretata come avremmo dovuto. Dobbiamo voltare pagina, non ci sono più possibilità di sbagliare: bisogna correre, sudare, faticare, e cercare i risultati anche con le unghie. Tutto il resto sono chiacchiere: i ragazzi ci hanno sempre messo molta dignità, e questo è positivo ma non è sufficiente. Non ho mai vissuto da allenatore una situazione di classifica così difficile, è una prova in più che ti aiuta a maturare e ad affrontare nuove sfide.  La nuova proprietà ce la mette tutta, per portare quel giocatore che ci dia una mano, che si sappia calare in questa realtà. Preferisco arrivi un nome meno conosciuto, ma che abbia voglia di lottare per questo traguardo”.

Stefano Grandi