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Napoli, De Laurentiis: Prenderemo un terzino, un difensore e un mediano

25/10/2013 14:05

Napoli, De Laurentiis: Prenderemo un terzino, un difensore e un mediano |  Sport e Vai

“Abbiamo in lista un terzino, un centrale difensivo e un mediano: ho messo a disposizione le risorse economiche. Già sono stati delineati. non per sostituire qualcuno, ma perché sappiamo che ci sono delle situazioni che possono essere utili e per essere utili anche a chi c’è già”. Fin quando ad ipotizzare le mosse di calciomercato del Napoli sono gli addetti ai lavori è lecito anche prendere le notizie con le molle ma se è lo stesso presidente ad esporsi in prima persona c’è da pensare che a gennaio il club azzurro si muoverà ancora e non poco. Parlando a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli De Laurentiis assicura che nella finestra invernale ci saranno tre nuovi acquisti. Confermate tutte le ipotesi, resta il dubbio solo sull’attacco dove potrebbe essere confermato Duvan Zapata come vice-Higuain. Da un lato i problemi di tesseramento che ne rendono impossibile una cessione (potrebbe solo tornare in prestito all’Estudiantes) e dall’altra l’exploit del colombiano, a segno in Champions, ecco che la posizione dell’attaccante sudamericano è cambiata forse definitivamente,come conferma lo stesso De Laurentiis: “Nella ripresa di Marsiglia Benitez ha fatto una cosa bellissima perché poteva mettere Pandev ed invece ha scelto Duvàn: quando prendi  i 22enni bisogna farli giocare, ha fatto un gol stupendo”.

LA POLEMICA -  Proprio il format della Champions è stato al centro di una lunga – e non nuova – disamina da parte del patron azzurro: “Vorrei la Champions più appetibile, ho fatto una disamina sulla differenza fra la Champions e l’Europa League: quest’ultima può supportare solo i piccoli club e non quelli di livello maggiore che hanno dei costi di gestione maggiore. Questa cosa fa si che questa competizione diventi un torneo stancante che distoglie l’attenzione dal campionato nazionale. In aggiunta per poterla fare, una squadra deve almeno avere 23-24 giocatori con dei costi non rapportate alle entrate. Poichè c’è il fair play finanziario e Platini va in contraddizione perché divide in club poveri e ricchi fra Champions ed Europa League, ma sbaglia: i club non si dividono in competizioni, ma in base ai costi. Qui aveva ragione Mazzarri quando facevamo l’Europa League e non voleva più giocatori perché temeva la reazione di chi non giocasse. Noi stiamo valorizzando tutta la rosa, i problemi degli infortunati sono comuni a tante squadre”. De Laurentiis si rivolge a Platini: “Superlega europea? Non voglio mai andare contro nessuno, ma sono per le cose razionali. Vorrei dire a Platini di non essere contraddittorio perché vuole il fair play e poi non ci da le giuste risorse per sostenere. I calciatori hanno i procuratori che sfruttano per poterli vendere e sono uno dei mali di questa cosa. Non bastano più 1.8miliardi di euro ma 5miliardi di euro: prendiamo le federazioni più ricche con le prime 6 di ogni campionato e fare un torneo parallelo. Anche il fatto delle teste di serie è solo fortuna e non avvantaggia la competizione. Una settimana si potrebbe giocare il campionato e un’altra il torneo della lega parallela. Ieri vedevo l’Europa League in Tv e c’erano tutti gli stadi vuoti. Prendiamo Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Italia si prendono le prime 5 e si fa un campionato europeo in parallelo. Io voglio giocarmela con tutti. Voglio fare un campionato parallelo che si gioca una settimana e poi un’altra settimana si gioca un’altra partita. Bisogna mettere del materiale che sia grande attrattore, poiché il Napoli lo è, il Napoli deve poter giocare con Barcellona, Real, Bayern Monaco e United”.

IL CASO HIGUAIN. Dopo un passaggio sulla gara con il Torino di domenica (“Il Torino mi piace moltissimo, mi piace come gioca. Ha un allenatore che stimo molto, quindi attenzione ai ragazzi del Napoli la partita è da non prendere sotto gamba se no il Toro fa male”) De Laurentiis parla anche di Higuain: “Per me Benitez è bravissimo con Higuain, è un grande signore un grande papà, un grande esperto di calcio. Lui sa gestire le persone. E’ sbagliato mandare nella fossa dei leoni il gladiatore, se non è in forma psicologica perfetta perché teme dei risentimenti fisici. Lui dirà sempre che vuole giocare, ma è nella valutazione del Mister saper amministrare questi sentimenti insieme ai nostri medici. Per cui averlo fatto giocare il primo tempo e avergli fatto trovare questa sua sicurezza di poter giocare, è stato bravissimo a saperlo gestire”.

Stefano Grandi

 


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