Napoli, De Laurentiis: Benitez per me può restare anche 5 anni

L’ultima sua uscita ufficiale – eccezion fatta per discorsi extracalcistici per la presentazione del libro di Antonella Leardi - era stata una sfuriata improvvisata in sala stampa, dopo il ko nella semifinale di coppa Italia, quando aveva annunciato il ritiro del Napoli per evitare tentazioni di “una città rapace”. Tre vittorie e una qualificazione in semifinale di Europa League dopo Aurelio De Laurentiis torna a parlare. Intervenuto alla radio ufficiale, Kiss Kiss, il presidente del club partenopeo è come al solito un fiume in piena. Parla del rinnovo di Benitez aprendo le porte a un lungo rinnovo, dei lavori sullo stadio, del contratto di Maggio che è stato rinnovato per tre anni e dei progetti futuri. Si parte dall’incontro con Benitez a Castevolturno: “Tra me e Benitez c’è sempre stato un rapporto di grande stima reciproca e amicale, mi fa ridere quello che leggo in giro ma ci ho fatto il callo. Lunedì ho incontrato il tecnico, eravamo solo io e lui, per chiarirci sulle situazioni delle prossime importantissime partite. Ognuno di noi due ha la voglia, per motivi diversi e a volte comuni, di fare il massimo del massimo e di recuperare qualche svista del passato”. E qui De Laurentiis dà le prime risposte su tutti i temi chiesti da Benitez: “Avevo letto che aspettava i progetti su stadio e giovani e gli ho detto: ti riconfermo che per lo stadio abbiamo dato l’incarico agli stessi addetti dello Juventus stadium di consegnare al comune il progetto di massima entro il 31 maggio, poi il Comune ha un po’ di giorni per accettare e dopo un altro iter possiamo iniziare i lavori. In linea di massima se tutti sono celeri potremmo cominciare il 1 aprile del 2016 ma anche prima. Per quanto riguarda il vivaio, ho già trovato un terreno di 8 ettari da comprare per costruire da 4 a 6 campi per le 10 squadre giovanili più una foresteria per 6-7 ragazzi che dovessero venire da fuori. Per quanto riguarda il mercato mi sembra che quello fatto finora sia più che positivo, nella stagione precedente abbiamo investito più di 90 milioni, ed anche in questa abbiamo investito abbastanza. Comprare per comprare, come amano i tifosi non mi piace: alla fiera del cretino non sono abbonato. Questo è il primo anno che chiudiamo in rosso perché abbiamo sforato nel tetto ingaggi senza i soldi della Champions, ciononostante investiremo nello stadio con soldi miei personali e nelle strutture per i giovani per non farli andar via dalla nostra regione. Se entreremo in Champions avremo di nuovo la possibilità di ossigenarci e migliorarci ulteriormente, ma io non devo sostituire Higuain o Callejon, devo fare solo tre acquisti mirati. Non c’è da fasciarsi la testa. Vediamo che il Manchester United ha investito tantissimo ed è quarto, ma scherziamo? Guardate anche la campagna della Roma, che è stata dispendiosa eppure la squadra ha avuto i suoi problemi. Credo che la nostra squadra sia competitiva e che Benitez sia un grande allenatore”. APERTURA PER BENITEZ - Resta appesa la domanda, che fa il tecnico spagnolo? Va via o resta? “Gli ho detto che può rimanere un anno o cinque anni, se riesce a convincere la famiglia a vivere a Roma e frequentare le scuole inglesi, noi valuteremo il tutto. Se vuole creare una new Liverpool mi rende felice. Ho sempre avuto rapporti lunghissimi con i miei collaboratori, lui mi ha detto devo parlare con la famiglia, risentiamoci sabato. Se resta sarò l'uomo più felice del mondo e lui con me, se non resta prenderemo un altro grande allenatore, i tifosi non si devono preoccupare. Devono preoccuparsi solo se vado via io. Lunedì ho visto anche Bigon che mi ha parlato del contratto di Maggio, che abbiamo rinnovato per altri tre anni perché noi non abbandoniamo mai nessuno”. Stefano Grandi