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Napoli: Da Callejon ad Albiol mercato da 10, ora manca la lode

03/11/2013 12:07

Napoli: Da Callejon ad Albiol mercato da 10, ora manca la lode |  Sport e Vai

Ci voleva un tecnico internazionale come Benitez ed un’approccio diverso in tutto per modificare radicalmente il calciomercato del Napoli. Più passano le giornate e più ci si rende conto di come abbia cambiato volto la squadra azzurra grazie agli innesti estivi e cresce la consapevolezza che mai in passato il Napoli abbia centrato tutti i nuovi innesti come stavolta. Da Callejon, uomo ovunque e capocannoniere della squadra con 6 gol, a Mertens, il folletto che spariglia le carte, da Albiol – il difensore di caratura ed esperienza internazionale che mancava da lustri in rosa – al Pipita Higuain che sebbene non sia al top fa sempre la differenza, fino a Reina, il capopopolo carismatico che dà sicurezza al reparto anche solo con lo sguardo. Aspettando la crescita di Duvan Zapata, messa in conto a priori, è un mercato da 10. E il capolavoro è nato soprattutto grazie al nuovo tecnico che ha allargato gli orizzonti d’acquisto. Prima il mercato italiano era il punto di partenza, tant’è che spesso e volentieri De Laurentiis era costretto a subìre le iper-valutazioni che i club di serie A davano agli obiettivi azzzurri, ora il terreno di caccia è il mondo intero e di affari importanti se ne trovano a prezzi differenti. Eccola, la rivoluzione: basta con i ricatti del mercato italiano, frontiere aperte e la conoscenza del calcio internazionale di Benitez ha fatto il resto. Chi pensava che Callejon potesse essere un giocatore così importante? Sei gol già in carniere ma soprattutto un’importanza tattica fondamentale per lo spagnolo frettolosamente etichettato come scarto del Real Madrid. Il bello è che per comprare Callejon il Napoli ha speso molto meno che per l’oggetto misterioso Vargas.

I CONTI IN TASCA. E se Higuain è costato 37 milioni di euro, non si può dimenticare che Albiol – altro presunto scarto delle merengues – è stato pagato circa 11 milioni, meno,molto meno di quanto il Cagliari chiedeva per Astori che certo non è al livello del difensore centrale spagnolo. E lo stesso valga per Mertens, pagato circa 10 milioni quando in Italia giocatori del suo livello costano il doppio o quasi. Con Reina arrivato in prestito gratuito (e per giunta con parte dello stipendio versato dal Liverpool) ecco che il capolavoro assume anche dimensioni finanziarie oltre che tecniche. Bisogna riflettere sul fatto che in passato il Napoli abbia speso per Britos e Dzemaili circa 20 milioni di euro, quanto cioè ha dovuto pagare più o meno per Callejon ed Albiol e con le differenze tecniche che ciascuno può ricavare da sé. Il successo sul Catania ha dato ulteriore autostima alla squadra che ora è chiamata prima della sosta a fare un doppio passo avanti probabilmente decisivo per la stagione. Mercoledì c’è il Marsiglia in Champions e domenica la Juventus a Torino: superare questi due esami significherebbe sdoganare definitivamente la caratura degli azzurri ed aprirebbe scenari deliziosi in Europa come in Italia. E gennaio intanto si avvicina e con esso la possibilità di completare l’opera sul mercato.

GLI OBIETTIVI. Se la società sarà in grado di realizzare la stessa grande opera estiva sia pur solo con 3 giocatori nuovi, Napoli potrà sognare ad occhi aperti. Per avere la lode sul calciomercato serve continuare a non sbagliare niente ma anche stavolta Benitez ha le idee chiare: vuole un terzino (Montoya del Barcellona in pole), un difensore centrale (Skrtel l’obiettivo) e un centrocampista (Gonalons). Se poi si volesse esagerare si potrebbe portare a casa un altro giocatore offensivo (Mata o Pastore). De Laurentiis ha promesso che tre nuovi verranno presi e che sono stati identificati anche gli obiettivi su cui lavorare, Bigon sta giocando su più tavoli per non farsi trovare spiazzato, Benitez aggiorna il suo database e suggerisce i nomi giusti aspettando pazientemente gli ultimi ritocchi. E il suo Napoli – che come ama ripetere il tecnico spagnolo è solo al 75% - continua a prendere la fisionomia sognata in estate. Il neo resta sempre quello, ovvero il caso-Cannavaro. L’ormai ex capitano viene rassicurato solo a parole da Benitez ma nei fatti è stato scavalcato da tutti i difensori della rosa, compreso il giovane brasiliano Uvini entrato contro il Catania al posto dell’infortunato Mesto. L’addio è alle porte, ma nel Napoli che vola verso l’alto c’è poco spazio per i sentimentalismi.

Stefano Grandi

 


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