Napoli, Benitez: De Laurentiis mi ha ascoltato sul mercato, Moratti no

A Moratti chiese sul calciomercato Kuyt, Mascherano, Pienaar e Silva e non ebbe nessuno dei quattro quand’era all’Inter, al Napoli ha chiesto Higuain, Albiol, Callejon e Reina ed è stato accontentato in pieno, o quasi. Per Rafa Benitez la differenza tra l’infausto periodo nerazzurro – quando prese la difficile eredità di Mourinho e prima di togliere il disturbo sua sponte si tolse comunque il lusso di vincere supercoppa e Mondiale per club – e la felice avventura in azzurro è sostanzialmente qua. Ovvero sul territorio scivoloso del mercato. Che a De Laurentiis avesse chiesto anche altri rinforzi è cosa nota (“mi ha accontentato dal 50% all’80%) ma che gli sforzi fatti in estate siano stati graditi è altrettanto vero. A gennaio l’allenatore spagnolo sa già che verrà completata l’opera ma se il suo Napoli è secondo in classifica a tre punti dalla Roma e con buone chances di passare il turno anche in Champions con alle porte la gara contro il Marsiglia di mercoledì al San Paolo, si deve soprattutto ai nuovi arrivi. Parlando al Mundo Benitez - che in Spagna sta acquistando una rinnovata popolarità che gli mancava da tempo, con richieste praticamente quotidiane di interviste da giornali, tv, radio e magazine – dice: "Rispetto ai nerazzurri qui è tutto diverso. De Laurentiis ha acquistato tutti i giocatori che gli ho chiesto, mentre Moratti non ne acquistò nemmeno uno di quelli suggeriti". Poi mettendo a confronto altre esperienze: "Napoli è come Liverpool, il calcio è anche riscatto sociale oltre che passione".

L’APPORTO DEI NUOVI. Sui nuovi arrivi il tecnico ha aggiunto: "Quando si arriva in un campionato diverso è importante accorciare i tempi, meglio avere giocatori che conoscono i concetti e li trasmettono. La lingua è importante perché ci sono molte sfumature che sfuggono. Callejon ha movimenti particolari che adesso nel calcio non ha quasi più nessuno. Albiol può giocare anche a centrocampo e la sua capacità di giocare con i piedi è un bonus per la squadra. Higuain ha una qualità eccezionale e sapevo che avrebbe fatto la differenza. Per quello visto finora abbiamo avuto ragione su questi tre acquisti". Lo spagnolo ha sottolineato il grande cammino del Napoli fin qui sia in campionato che in Champions League. "Ho avuto offerte ma ho atteso la squadra giusta che vuole essere competitiva e lottare per tutti i titoli. Il Napoli vuole crescere e fare bene in Italia e in Europa. In campionato abbiamo avuto la migliore partenza della storia e siamo a pari punti in Champions League con Dortmund e Arsenal nel gruppo della morte. In campionato la Roma ha il vantaggio di giocare una partita a settimana". Contro il Marsiglia intanto si cambia ancora. Archiviato il successo sul Catania di sabato previste altre novità in formazione. Torna dalla squalifica Maggio, che prenderà il posto dell’infortunato Mesto, si rivede dal 1’ Mertens, che dovrebbe rilevare Insigne, così come Inler giocherà dal 1’ al posto di Dzemaili. Confermata la presenza anche di Higuain per una formazione così composta: Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.

LE MOSSE PER GENNAIO. Proprio il brutto infortunio di Mesto, per il quale si prevede un lungo stop, ha acuito l’emergenza sulle fasce. Con Zuniga fuori uso fino a Natale l’esigenza di acquistare un altro terzino è diventata prioritaria. Non sembra aver convinto Benitez il mancino del Torino D’Ambrosio: il primo nome della lista resta Montoya del Barcellona, le alternative si chiamano Vrsalijko del Genoa e Marcos Alberto Rojo dello Sporting Lisbona. Mentre circolano tanti nomi anche per il reparto offensivo (a Mata si è aggiunto anche Hernanes) la preoccupazione di Bigon è rivolta però soprattutto a difesa (Skrtel in pole position) e centrocampo dove a Gonalons del Lione si è aggiunto anche l’interesse per Fernando del Porto e Matuidi del Psg.

Stefano Grandi