Far decantare la delusione per un calciomercato non all’altezza e per l’eliminazione dalla
Champions, motivare gli “scontenti” del gruppo, dimostrare a
Napoli, alla piazza e alla società che se il suo stipendio è il più alto in serie A un motivo c’è, fugare tutte le perplessità legate alla maxi-vacanza a Liverpool in un momento delicato, sia pur in coincidenza con la sosta. Mercoledì sera Rafa
Benitez tornerà a Napoli e da giovedì inizierà a programmare un ciclo di quattro partite che può riportare entusiasmo in un ambiente depresso. La vittoria alla prima di campionato a Marassi non è stata sufficiente a placare umori ballerini e veleni interni, occorre una striscia vincente. Dovrà difendersi anche dagli attacchi alla sua persona, Benitez. Dopo
De Laurentiis, considerato il colpevole principe, l’obiettivo si è spostato sul tecnico spagnolo. Prima le precisazioni sulla campagna acquisti, a sottolineare che le decisioni di mandar via
Dzemaili, Behrami e Pandev portavano la sua firma così come i rifiuti per
Sandro e Song, poi le voci su presunti attriti col presidente tanto da legittimare la “fuga” antistress a casa sua. Ha spalle larghe Benitez per reggere alla pressione ma ora servono soprattutto i fatti. In dieci giorni il Napoli ha la possibilità di riconquistare la gente e ancor più di ringalluzzire il suo stesso gruppo. Non è un mistero che nello spogliatoio azzurro l’atmosfera sia tutto fuorchè serena: i musi lunghi di Callejon, Higuain e Insigne parlano da soli. Spaesati finora i nuovi arrivi, da Michu – subito bocciato dalla piazza – agli ultimi due De Guzman e David
Lopez. Il calendario offre una chance importante a Benitez: il Napoli avrà tre partite in casa e una fuori per volare in campionato e partire bene in Europa League. Si comincia domenica al San Paolo contro il
Chievo, poi giovedì 18 sempre a Fuorigrotta c’è lo
Sparta Praga per il debutto in Europa, la domenica successiva la trasferta ad Udine e mercoledì 24 il turno infrasettimanale in casa contro il
Palermo. Fare bottino pieno sarebbe la miglior risposta possibile a borbottii, polemiche e malumori. Benitez è chiamato a non fallire nel momento più difficile dal punto di vista psicologico. Napoli aspetta, un po’ scettica ma col cuore in tumulto. Trovarsi nei marosi già a settembre dopo aver passato l’estate a sognare campioni e
scudetto no, non si può accettare.
Stefano Grandi